L’Italia è meno competitiva nel settore turistico. E’ quanto emerso nel corso della presentazione del XIV Rapporto sul turismo italiano, dell’Enit (ente nazionale italiano per il turismo) in collaborazione con la Mecury srl, che si è svolta oggi a Roma. In particolare, secondo lo studio il nostro Paese perde quota nei confronti della Spagna, mentre l’Eurozona conferma la sua incapacità a contribuire alla crescita mondiale del settore.

Secondo il rapporto durante l’anno 2004 il turismo internazionale è cresciuto a livello mondiale come mai era accaduto dagli anni ’70 in poi, registrando un aumento del 10%, sostenuto dalla dinamica delle economie emergenti, come la Cina. In Italia la spesa complessiva è cresciuta in termini nominali, ma per il secondo anno consecutivo ha registrato una dinamica reale negativa sulla quale ha agito in particolare la componente domestica, invertendo così il quadro ch aveva caratterizzato il 2003, quando la tenuta del sistema si era realizzata proprio grazie al turismo degli italiani.

A fine 2004 il fatturato turistico è aumentato in termini nominali dell’1,9%. Il sistema turistico, in generale, ha mantenuto la propria posizione in termini di fatturato, ma contemporaneamente ha evidenziato una minore capacità di produrre ricchezza e posti di lavoro rispetto agli anni precedenti. Il valore aggiunto attivato dai consumi turistici raggiunge nel 2004 i 68,3 miliardi di euro. "I dati di questo rapporto – ha commentato il commissario straordinario dell’Enit, Amedeo Ottaviani – dovrebbe spazzare via per sempre tanti luoghi comuni e analisi assai poco fondate su elementi reali e concreti". Sono tre secondo il commissario i luoghi comuni più ricorrenti: "Il primo è che il nostro turismo è avviato verso il declino irreversibile. La seconda è la flessione dei consumi turistici interni e un trend difficile per alcune correnti estere. Infine, il terzo luogo comune è il presunto sorpasso della Cina sull’Italia".

Ottaviani ha inoltre annunciato "un piano straordinario di promozione 2005: è stato voluto e finanziato dal Governo, che lo ha approvato, ha avuto l’approvazione delle regioni e il parere favorevole del comitato consultivo di regione. Da oggi lo conosceremo meglio e vedremo che l’Ente ha operato scelte che consentono di sviluppare nuove iniziative sui mercati prioritari dove dobbiamo recuperare e sviluppare quote di mercato attraverso i progetti di promozione e la campagna pubblicitaria. Ogni prodotto turistico sarà oggetto di iniziative di promozione".


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