Le Ong possono aiutare le istituzioni dell’UE a lavorare meglio. Lo ha sottolineato il mediatore europeo, Nikiforos Diamandouros, spiegando quanto sia importante che le organizzazioni non-governative attirino l’attenzione sui casi di cattiva amministrazione in seno alle istituzioni europee. Negli ultimi 10 anni il Mediatore ha ricevuto circa mille reclami dalle Ong o dalle associazioni. Questi reclami riguardavano casi di cattiva amministrazione nei progetti ambientali, di ritardi di pagamenti nei contratti dell’UE e ancora la mancanza di trasparenza delle istituzioni europee.

Statewatch, Corporate Europe Observatory e European Citizen Action Service sono le Ong che hanno presentato molti di questi reclami. Due recenti reclami riguardanti la politica ambientale della Banca europea degli investimenti (BEI) e la questione di una cattiva amministrazione del nuovo regolamento europeo sui prodotti chimici (REACH) da parte della Commissione europea sono stati segnalati rispettivamente da due Ong polacche e da Greenpeace.

Le due Ong polacche hanno fatto reclamo al Mediatore europeo per la mancanza della BEI di conformarsi alla Direttiva sulla valutazione degli incidenti ambientali durante il corso dei lavori di ricostruzione a seguito delle inondazioni avvenute in Polonia nel 2001. Il Mediatore ha subito richiamato la BEI, sottolineando il ruolo chiave che giocano le Ong attirando l’attenzione della BEI su importanti informazioni.

In un rapporto sul REACH, Greenpeace ha criticato la pratica dello "scambiarsi i posti di lavoro" tra la Commissione europea e le lobby dell’industria chimica. Un portavoce della Commissione ha definito queste accuse "infondate e ingiuste". Greenpeace ha risposto accusando la Commissione di diffamazione. Il Mediatore europeo ha concluso che non c’era stata una cattiva amministrazione da parte della Commissione, ma ha messo in evidenza l’importanza della trasparenza nell’ambito delle attività di lobbying che avvengono nel corso delle procedure legislative dell’UE.

Diamandouros ha commentato: "Le istituzioni europee devono approfittare dell’attività delle Ong che contribuisce a correggere i problemi del sistema".

Per conoscere le decisioni complete del Mediatore europeo cliccare qui


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