TUTELA CONSUMATORI. Videogiochi, parte la campagna sull’acquisto responsabile
"Videogiochi? Vai sul sicuro, scegli il PEGI!". Questo lo slogan della campagna informativa sui videogiochi e sull’importanza, nelle scelte di acquisto, del sistema di classificazione sia per età che per contenuto, promossa da AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) con il patrocinio e la collaborazione del Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive e il sostegno della distribuzione. Alla presentazione della campagna di sensibilizzazione sull’acquisto consapevole dei videogiochi, che si è svolta oggi a Roma, è intervenuta il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Giovanna Melandri che ha lanciato un appello affinché i videogiochi che saranno acquistati in regalo a Natale siano "un acquisto consapevole e responsabile".
PEGI sta per "Pan European Game Information" ed è il primo sistema europeo di classificazione dei videogiochi in base all’età e al contenuto. La classificazione per età prevede cinque classi che vanno dai videogiochi adatti ai bambini di tre anni e più a quelli per i ragazzi di più di 18 anni. La classificazione per contenuto, a sua volta, evidenzia con una serie di immagini la presenza di linguaggio scurrile, riferimenti sessuali, riferimenti all’uso di droga, al gioco d’azzardo, alla discriminazione, alla violenza o a contenuti che possono spaventare i bambini.
La campagna informativa e di comunicazione, illustrata dal presidente AESVI Andrea Persegati, partirà da metà dicembre e si svolgerà sulla stampa ma anche con poster e locandine in più di mille punti vendita sul territorio nazionale, L’iniziativa prende le mosse dall’ampia diffusione dei videogiochi in Italia e dal valore di intrattenimento che assumono: nel 2006 sono stati spesi più di 740 milioni di euro per l’acquisto di software e hardware videoludico in Italia, una famiglia italiana su tre possiede una console e l’età media dei videogiocatori è di 28 anni. La campagna si rivolge dunque ai consumatori e ai genitori che acquisteranno videogiochi per le feste di Natale. L’obiettivo è far comprendere alle famiglie l’importanza di controllare la classificazione, per età e per contenuto, del videogioco prima di effettuare un acquisto e aiutarle a capire il significato dei simboli e la loro posizione nelle confezioni dei prodotti.
L’acquisto dei videogiochi deve essere "consapevole e responsabile": è quanto sottolineato dal Ministro Giovanna Melandri che ha ricordato come la classificazione aiuti a orientarsi fra contenuti che possono non essere desiderabili dal punto di vista educativo. E ha commentato: "Senza assumere un approccio inutilmente censorio – non credo alla censura – sono convinta che è più efficace la responsabilità e la diffusione di una cultura della responsabilità anche fra produttori, distributori e famiglie". Quando si dichiarano i videogiochi, come categoria, violenti, "si fa un’equazione superficiale" perché, ha commentato il Ministro, vi sono anche videogiochi che sono "strumento di gioco e formazione", come quelli elaborati dal World Food Programme o dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati o quelli nei quali "il nemico" da combattere è l’effetto serra e il riscaldamento globale. Per un uso responsabile, ha commentato, servirebbe anche il parental control sulle console e un monitoraggio del tempo passato davanti al videogioco.
E a commento della campagna è intervenuto il Moige, Movimento Italiano Genitori: "ben vengano le campagne di educazione, peccato che i genitori non siano stati coinvolti". "Non possiamo che concordare con la campagna che AESVI intende rivolgere ai genitori sull’utilizzo dei videogiochi, anche se con il coinvolgimento fattivo dei genitori avremmo fatto un passo avanti molto più deciso – ha affermato Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige – E’ assolutamente giusto invitare i genitori a farsi parte attiva nel momento della fruizione dei videogiochi da parte dei più piccoli, ma avremmo auspicato che a livello europeo il coinvolgimento delle associazioni fosse avvenuto nel sistema PEGI stesso: la nostra opinione sarebbe stata sicuramente utile ai fini di una sua più autentica e efficace applicazione".