I segretari generali dei sindacati dei pensionati scrivono a Presidente della repubblica, del Consiglio e di camera e Senato, delle Province e dei Comuni per protestare sulla condizione di povertà, "emergenza sociale ed economica", in cui riversano i pensionati. "In questo momento per i nonni del nostro Paese non c’è proprio nulla da festeggiare. Milioni di anziani stanno vivendo una vera emergenza sociale. Qualsiasi forma di celebrazioni o di festeggiamenti suonerebbe come una irrisione verso i tanti per i quali la vecchiaia rischia di tramutarsi in una maledizione".

Con queste parole, i tre segretari generali dei Sindacati, Betty Leone, Antonio Uda e Silvano Miniati, hanno scritto al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al Presidente del Senato Marcello Pera, al Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome Vasco Errani, al presidente dell’Anci Leonardo Domenici e al Presidente dell’Upi Fabio Melilli, illustrando le ragioni per cui i tre sindacati dei pensionati il prossimo 2 ottobre non celebreranno la "Festa nazionale dei nonni", istituita dalla legge 159 del luglio scorso.

"Di cosa rallegrarsi, infatti, – si legge nelle lettere – quando, dopo una vita di duro lavoro e tanti sacrifici, ci si ritrova con pensioni del tutto insufficienti per far fronte all’aumento del costo della vita, al rischio sfratti, all’eventualità di una malattia invalidante? Quando ci si ritrova con pensioni che non riescono più ad assicurare una vecchiaia serena?
I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, quindi, il prossimo 2 ottobre non festeggeranno. Inviteranno, anzi, tutti i loro militanti ed iscritti e tutti gli anziani a non partecipare a manifestazioni istituzionali puramente celebrative e retoriche, mentre daranno vita ad iniziative di forte denuncia della condizione anziana".

Nella lettera a Ciampi, si esprime poi la certezza che il Presidente della Repubblica sia ben consapevole delle situazioni di grande disagio, economico e sociale, in cui vivono ormai milioni di anziani e possa dunque comprendere le ragioni che hanno portato alla mobilitazione dei sindacati dei pensionati.

Nella lettera a Berlusconi, si denuncia in particolare l’inefficacia delle politiche del Governo per risolvere le difficoltà della popolazione anziana. I tre segretari, infine, chiedono ai presidenti della Conferenza delle Regioni, dell’Anci e dell’Upi di farsi portavoce delle ragioni dei pensionati e di rivolgere l’invito rispettivamente a Regioni, Comuni e Province a "non organizzare alcuna celebrazione, ma ad usare la giornata del 2 ottobre per illustrare come intendono intervenire, e con quali poste di bilancio, a favore degli anziani".


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