Case Green, Adiconsum sulla nuova normativa europea: “Un’occasione da non perdere” (Foto Pixabay)

La nuova normativa europea “Case green” prevede che, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero. Inoltre, entro il 2050, l’intero patrimonio edilizio dei 27 Paesi dell’Unione Europea dovrà conformarsi a questi standard. Questo ambizioso piano rappresenta una svolta epocale nel settore dell’edilizia e della sostenibilità ambientale.

Spiega Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale:  “Recepire la direttiva europea è un’occasione da non perdere, indispensabile per innalzare la qualità del vivere di tutti i cittadini, rigenerando le abitazioni private e gli edifici pubblici per renderli salubri, sicuri e non inquinanti, ovvero sostenibili […] Il tema delle risorse per la realizzazione degli interventi necessari alla rigenerazione edilizia, all’efficientamento e al risparmio energetico, preso a pretesto per alimentare il dibattito politico, – continua De Masi – rappresenta, ad avviso di Adiconsum, un problema sostenibile”.

Il “position paper” di Adiconsum

Adiconsum, attraverso il Direttore dell’Ufficio Sostenibilità, Mauro Vergari, ha elaborato un position paper basato sull’ascolto diretto dei consumatori, grazie a vari progetti come il “Prosiel tour” e il “Survey Green Circle”.

Nel documento, Adiconsum chiede al Governo e al Parlamento di elaborare un piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia, facendo riferimento anche al decreto Salva-Casa. Inoltre, propone la costituzione di un osservatorio permanente e la creazione di specifici centri territoriali di assistenza per la rigenerazione della casa, per aiutare i cittadini e i proprietari di immobili nelle ristrutturazioni necessarie.

Il tema delle risorse per la realizzazione degli interventi di rigenerazione edilizia, efficientamento e risparmio energetico è spesso oggetto di dibattito politico. Tuttavia, questo problema è sostenibile e affrontabile. Per rendere economicamente sostenibili gli interventi necessari alla rigenerazione edilizia, Adiconsum propone nel suo position paper diverse misure.

Innanzitutto, è essenziale rendere strutturali gli incentivi esistenti per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, in modo da garantire continuità e prevedibilità agli investimenti.

Inoltre, le aziende fornitrici di energia elettrica potrebbero anticipare il costo degli interventi necessari, recuperando tali costi negli anni attraverso il risparmio energetico generato, che sarebbe visibile direttamente in bolletta.

Un altro suggerimento è la reintroduzione dello sconto in fattura, limitato alle aziende qualificate che aderiranno al Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia. Questa misura rappresenta un modo efficace per incentivare le ristrutturazioni, facilitando l’accesso agli interventi da parte dei cittadini.

Infine, la creazione di un Fondo sociale destinato agli incapienti e a coloro che si trovano in povertà energetica garantirebbe che anche le fasce più deboli della popolazione possano accedere ai benefici della rigenerazione edilizia.

 

Case green, c’è il via libera su edifici a emissioni zero entro il 2050 (Foto di Alina Kuptsova da Pixabay)

 

I vantaggi della rigenerazione edilizia

I vantaggi della rigenerazione edilizia sono molteplici e tangibili. Dal punto di vista della vivibilità, si traduce in abitazioni più salubri e sicure, con impianti elettrici messi in sicurezza e un miglioramento della classe energetica degli edifici. Questi interventi non solo migliorano la qualità della vita dei cittadini, ma contribuiscono anche a una significativa riduzione dell’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea.


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