Mutui, Abi-Consumatori: rate sospese per 147 mila famiglie dal 2009 al 2016
Fra il 2009 e il 2016 sono 147.431 le famiglie che hanno sospeso il pagamento delle rate del mutuo per un totale di 14,8 miliardi di euro di debito residuo e 829 milioni di euro di liquidità messa a disposizione degli stessi nuclei familiari: questi i risultati delle iniziative che fanno capo al progetto “CREDIamoCi”, nato dalla comune collaborazione tra Abi e Associazioni dei Consumatori tra il 2009 e il 2016. Risultati che, se da una parte dimostrano che la luce in fondo al tunnel della crisi economica non è così lontana, dall’altra spingono anche a non abbandonare le misure prese negli ultimi anni. Sono queste, infatti, che stanno lentamente invertendo il trend negativo che ha raggiunto il culmine del 2008, anno nero della crisi. Parliamo in particolare della sospensione dei pagamenti delle rate di mutuo, contenuta nel Piano Famiglia 2009-2013; del fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa avviato dal Mef nel 2010 e della sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie, frutto della collaborazione tra Abi e Associazioni Consumatori.
Altro dato importante è la crescita delle domande di mutui immobiliari d’acquisto che già nel 2016, insieme alle surroghe, erano aumentate del 13,3% rispetto al 2015 e nel gennaio del 2017 sono cresciute dell’1% rispetto al 2016. Merito del credito al consumo che è cresciuto del 7,4% e ha favorito una ripresa dei consumi. Si tratta soprattutto di prestiti destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento e viaggi, con un’incidenza del 43,3% sul totale. Al secondo posto troviamo i prestiti legati ad acquisti fatti in chiave di sostenibilità e rispetto dell’ambiente con un’ incidenza pari al 33,9%. I mutui per l’acquisto di abitazioni raggiungono invece il 22,8% sul totale. A dirlo sono gli ultimissimi dati di uno studio condotto dal Barometro Crif, secondo i quali circa un terzo degli italiani, il 34,6%, ha attivato contratto di credito rateale e rimborsa rate per un importo pari a 360 euro. La prima regione per quota di cittadini titolari di un rapporto di credito attivo è la Toscana con il 39,7%, seguita da Friuli-Venezia Giulia (con il 37,6%), da Sardegna (con il 37,5%), da Lazio e Lombardia (entrambe con il 36,7% della popolazione).
di Ludovica Criscitiello