Quando una persona decide in via definitiva di voler acquistare casa l’impegno maggiore è profuso nel mettere i mutui più vantaggiosi a confronto e nel selezionare la tipologia più affine alle proprie esigenze, senza dimenticare di fare un calcolo approssimativo della propria rata, in modo da sapere per certo di riuscire a saldarla.
 
Una volta proprietari di un immobile, però, sopraggiungono una dietro l’altra, tutte le spese relative al suo mantenimento, motivo per cui tra i cittadini è sempre caccia aperta per scovare i consigli migliori per risparmiare su luce e gas o riuscire a ottenere qualche detrazione.
 
Un altro peso assai gravoso per le finanze degli italiani sono anche le tasse da pagare e tra queste l’Imu, la cui prima rata potrà essere pagata senza ammende ancora per poco: il 18 giugno è infatti l’ultimo giorno utile per il pagamento. Meglio dunque ricordare tutto quello che c’è da sapere per essere in regola con l’imposta patrimoniale.
 
Innanzitutto è bene ricordare che l’Imu si paga su qualunque tipo di immobile, comprese le prime case, su terreni agricoli e incolti e sulle aree fabbricabili. Sono tenuti al pagamento i proprietari, ma anche chi esercita un altro diritto reale, come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie. Attenzione ai casi particolari: in caso di separazione, il pagamento dell’Imu spetta all’ex coniuge affidatario casa coniugale, anche se non è proprietario. Se i proprietari dell’immobile sono più d’uno, l’imposta è pagata da ciascuno in proporzione alla propria quota e con versamenti separati.
 
L’Imu si paga esclusivamente tramite modello F24 (scaricabile on line sul sito Agenzia entrate  e su quello delle Poste): il pagamento può essere effettuato online sul sito dell’Agenzia delle entrate (occorre essere registrati e avere il Pin d’accesso ), oppure in modo tradizionale in banca, negli uffici postali, o presso gli agenti della riscossione (Equitalia).
 
Entro il 18 giugno va versata la prima rata, che sarà pari al 33% del totale se si è deciso di pagare in tre rate, al 50% se si paga in due rate. Per il calcolo della prima rata si applica l’aliquota base, pari allo 0,4% per abitazione principale e pertinenze e allo 0,76% per altri immobili. Il 17 settembre sarà il momento della seconda rata, opzione disponibile solo per l’abitazione principale. Il saldo avverrà il 17 dicembre: si tratta di un conguaglio basato sulle aliquote stabilite dai Comuni (hanno tempo fino al 30 settembre per aumentare o diminuire aliquote).
 
Infine, ricordiamo come va calcolato l’Imu: si parte dalla rendita catastale maggiorata del 5%, che va moltiplicata per un coefficiente moltiplicatore (varia in base alla tipologia catastale, per gli immobili è 160). Il risultato così ottenuto è la base imponibile, che va moltiplicata per l’aliquota. L’imposta lorda è poi da rapportare al periodo di possesso e alla quota di possesso dell’immobile. A questo punto non resta che sottrarre eventuali detrazioni: per la casa principale è prevista una detrazione di 200 euro, più altri 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni residente in casa.
 
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3 thoughts on “Osservatorio: scadenza Imu in arrivo, cosa sapere per essere preparati

  1. HO TRASFORMATO LA MIA SECONDA CASA IN TEMPIO SCINTOISTA, COSI’ EVITO L’IMU ESSENDO UN LUOGO DI CULTO !

  2. ho 84 anni, ho pagato piu di 2o anni di contributi 10 dei quali, non si sà come sono spariti, in ogni modo prima dellentrata del sig monti percepivo una pensione sociale.’due anni fà ho anuto un ictus e sono stato dichiarato invalido a 100×100 ed usufruisco di un assegno di invalido.2 anni fà ho perso anche mia moglieper cui tale somma la passo pari pari alla persona che mi acudisce. da quando ricevotale assegno, mi è stato tolto l’assegno di p.s.gradirei sapere se queta è giustizi. naturalmente non sono stato io a portare l’italia in questo baratro.

Parliamone ;-)

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