Bpm ristruttura il “convertendo”. Le perplessità di Altroconsumo
Bpm, Banca Popolare di Milano, ha deciso di accelerare i tempi per la conversione in azioni del bond “convertendo”, convocando per il prossimo 22 dicembre l’assemblea degli obbligazionisti del prestito convertendo 2009/2013. La scadenza, che in un primo momento era stata fissata per il 1° giugno 2013, viene anticipata addirittura al 29 dicembre 2011. “Anche se la decisione del cambiamento di data era stata annunciata, avvicinarla di così tanto significa azzerare le già deboli speranze degli obbligazionisti” commenta in una nota Altroconsumo he spiega: ” Se, infatti, da qui ai prossimi anni il prezzo dell’azione avrebbe potuto riprendersi, ripianando almeno in parte le pesanti perdite sul bond, con poche settimane di tempo (e in piena bufera sui mercati) questa prospettiva ora diventa impossibile”.
Di cosa stiamo parlando? A giugno del 2009 la Banca Popolare di Milano emette un’obbligazione convertendo 2009/2013 (codice Isin IT0004504046). In pratica si tratta di un bond che, alla sua scadenza, non prevede il rimborso in contanti ma in azioni Bpm. Non si tratta, perciò, di comprare una “tranquilla” obbligazione, ma di un vero e proprio acquisto di azioni, seppure “in differita”, cioè alla scadenza dei bond. Un titolo del genere, così complesso e dal rendimento incerto, avrebbe dovuto essere destinato solo a investitori esperti e disponibili ad accettare un rischio elevato. Ma Bpm ha “spinto” il collocamento di queste obbligazioni anche a clientela che non ha queste caratteristiche. Tanto che la Consob, l’autorità di controllo, ha multato tre dirigenti di Bpm per pratiche commerciali scorrette.
Secondo Altroconsumo, inoltre, se le proposte del management verranno accettate, anche il prezzo di conversione subirà dei cambiamenti: da 6 euro a 2,71. Ciò significa che per ogni obbligazione da 100 euro si ricevono 36,9 azioni (100/2,71) anziché 16,7. Il cambiamento migliora un po’ la situazione degli obbligazionisti ma di certo non basta a ripianare le forti perdite, dato che l’azione Bpm oggi viaggia intorno a 0,29 euro. In ogni caso, comunque, non si tratta di un “regalo” da parte della Banca Popolare di Milano ma di una scelta obbligata dopo i rilievi mossi dalle autorità di controllo.
L’Associazione sta valutando la possibilità di difendere per vie legali chi ha sottoscritto questi titoli e per questi invita coloro che sono in possesso di obbligazioni convertendo Bpm a compilare il questionario.