Allevamento conigli, CIWF: il 25 gennaio in Europa un voto per abolire le gabbie
Una vita in gabbia fin dalla nascita. Non possono muoversi, non possono saltare, non possono stendersi di lato né stare seduti sulle zampe posteriori – la loro posizione naturale. Sono confinati in spazi piccolissimi, spesso inferiori a un foglio A4. Possono ferirsi le zampe. Sono ad altissimo rischio di contrarre infezioni e la loro mortalità in allevamento può raggiungere il 30%. La vita in gabbia dei conigli è terribile. Un prossimo voto del Parlamento europeo potrebbe però iniziare a cambiare le cose.
Il prossimo 25 gennaio la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo voterà infatti un progetto di relazione che potrebbe aprire la strada a una legge che vieti l’uso delle gabbie negli allevamenti di conigli in Unione europea. A ricordarlo è il CIWF, associazione per la protezione degli animali da allevamento, che chiede ai membri italiani della Commissione di votare in favore della risoluzione, un passo avanti per il benessere dei conigli. L’associazione invita i cittadini a mobilitarsi scrivendo ai membri della Commissione e con un tweet storm il 23 gennaio. La votazione in Commissione Agricoltura sarà solo il primo passo verso una normativa europea: in primavera, il documento uscito da questa votazione verrà a sua volta discusso e votato in Parlamento e infine sarà la Commissione a dovere accogliere l’invito del Parlamento a legiferare. In ogni caso, si parte.
Già nel 2014 il CIWF Italia aveva lanciato una video inchiesta che dimostrava quali sono le reali condizioni in cui vengono allevati i conigli in Italia, terzo produttore di carne di coniglio in UE. “Le gabbie di batteria, utilizzate nel 99% degli allevamenti, infliggono enormi sofferenze ai conigli: non possono stare eretti sulle zampe posteriori, non possono stendersi su un lato, neanche fuggire dagli attacchi dei simili. Le loro zampe si feriscono sul pavimento metallico e trascorrono tutta la loro breve vita in uno spazio di un foglio A4. Per sopravvivere in queste terribili condizioni, ai conigli vengono somministrate grandi quantità di antibiotici, ma nonostante questo, la mortalità negli allevamenti può raggiungere anche il 30%. Ogni anno in UE vengono allevati 320 milioni di conigli”.
Dopo il lancio dell’inchiesta sono arrivate le firme di 87 mila cittadini italiani alla petizione lanciata su change.org per chiedere la fine delle gabbie per i conigli e in tutto 600 mila cittadini europei hanno chiesto il divieto di gabbie nella Ue. Spiega il CIWF: “Se il Progetto di Relazione, presentato dal parlamentare tedesco Stefan Eck, del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, fosse votato positivamente, questo rappresenterebbe un importante passo avanti nell’iter verso una legge che preveda il graduale divieto delle gabbie per i conigli in UE. Il progetto di relazione di Eck infatti ha due richieste fondamentali: che venga promulgata una legge a protezione dei conigli; che le gabbie vengano progressivamente eliminate e poi vietate e vengano adottati come minimo di legge i sistemi in recinto, come quelli già adottati dalla legislazione belga”.
I sistemi alternativi ci sono: ci sono ad esempio i sistemi park, recinti con pavimento confortevole, in cui i conigli da ingrasso possono saltare, stendersi, nascondersi, esprimendo i propri comportamenti naturali. I sistemi park sono stati già adottati dalla legislazione belga. Ha detto Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia Onlus: “Ci appelliamo agli eurodeputati italiani che voteranno in Commissione agricoltura: che ascoltino la voce di quei 600.000 cittadini che hanno chiesto la fine dell’allevamento in gabbia per questi animali. E ascoltino le ragioni del benessere animale, non quelle di quella grande industria cunicola il cui solo interesse è quello di mantenere il proprio settore non regolamentato”.