L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti del Consiglio notarile di Milano per accertare l’ipotesi di un’intesa restrittiva della concorrenza. In particolare, attraverso una pluralità di condotte, il Consiglio avrebbe perseguito l’obiettivo di indurre i notai del distretto a limitare, sotto il profilo quantitativo, la propria attività, così restringendo il confronto concorrenziale tra gli stessi e conducendo, in ultima analisi, ad una ripartizione del mercato e ad una limitazione della concorrenza di prezzo, in violazione dell’articolo 2 della legge n. 287/90.

Per acquisire elementi utili all’accertamento dell’intesa, i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno eseguito ispezioni nei giorni scorsi presso la sede del Consiglio notarile di Milano, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Con una nota pervenuta in serata, il Consiglio Notarile di Milano precisa di non aver mai posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza e rende noto di aver collaborato con i funzionari incaricati dell’ispezione per fornire all’AGCM ogni elemento utile per stabilire la verità dei fatti.In particolare, il Consiglio nega di aver posto in essere qualsiasi attività volta ad una ripartizione del mercato e ad una limitazione della concorrenza di prezzo.

Il Consiglio considera il procedimento a suo carico come un’indebita invasione di campo posta in essere dall’AGCM nel sindacare sulla funzione disciplinare. Per questo motivo, viene sollecitato l’intervento del Ministro di Giustizia perché ribadisca la sua esclusiva autorità di vigilanza sui Consigli Notarili e si adoperi per ripristinare il corretto equilibrio dei poteri di ciascuna Autorità dell’Ordinamento.


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