Crociera nella tempesta, Codici: oltre 100 famiglie chiedono risarcimento a Msc
L’itinerario di Msc Divina del dicembre scorso era stato modificato a causa dalla tempesta che si era abbattuta su Stati Uniti e Messico. Oltre 100 famiglie si sono rivolte all’associazione Codici, che chiede alla compagnia la riduzione del prezzo ed il risarcimento del danno da vacanza rovinata per i passeggeri
L’associazione Codici torna a occuparsi di viaggi e vacanze in crociera rovinate a causa del maltempo. Riduzione del prezzo e risarcimento del danno da vacanza rovinata: sono le richieste di Codici alla compagnia Msc per conto di oltre 100 famiglie, che hanno aderito all’azione promossa per la crociera a bordo della nave Divina dal 23 al 30 dicembre 2022.
Una vacanza di Natale con partenza e ritorno a Miami e tappe a Ocean Cay, Belize, Roatan e Costa Maya, modificata per imprecisate esigenze “operative” che hanno avuto delle conseguenze negative – racconta l’associazione.
“Si tratta dell’ennesimo caso di pacchetto turistico modificato in peggio – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e senza che i viaggiatori siano stati adeguatamente informati e tantomeno rimborsati. La decisione di cambiare itinerario risulta incomprensibile, visto che da giorni si sapeva dell’arrivo della tempesta”.
Crociera Msc Divina, la vicenda
“Era attesa un’importante tempesta in Messico – spiega Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici – e sin dalla vigilia di Natale migliaia di viaggiatori del traffico aereo erano rimasti bloccati, con cancellazioni e ritardi per oltre 30mila persone. Le previsioni parlavano di un’ondata di gelo in arrivo negli Stati Uniti, che si sarebbe protratta nei giorni successivi al 25 dicembre. Freddo, vento, neve e pioggia avrebbero paralizzato gli Usa, fino ad arrivare al Golfo del Messico. Nonostante un quadro del genere, l’itinerario della crociera è stato inspiegabilmente modificato: dopo Ocean Cay, tappa a Costa Maya, poi Roatan e quindi Belize. Il maltempo annunciato non si è fatto attendere. Il 26 dicembre all’arrivo a Costa Maya la nave non ha potuto attraccare. Niente scalo, due giorni e mezzo di navigazione e quindi in Belize, dove sempre le condizioni atmosferiche avverse hanno imposto una permanenza ridotta”.
“Se non avessero invertito le date, tutto questo non si sarebbe verificato – afferma Gallotta. – È vero che il comandante può cambiare itinerario in qualsiasi momento per motivi di sicurezza, ma il problema in questo caso è che molti viaggiatori lamentano il fatto di non aver ricevuto nessuna informazione e le esigenze operative hanno determinato un itinerario palesemente peggiorativo. Il cambio di itinerario è stato comunicato solo ad una parte dei crocieristi, quando ormai erano a bordo e non potevano più esercitare il diritto di recesso. Sono stati giorni complicati, tra mare grosso, vento forte e piogge torrenziali. Altro che feste di Natale. Tra l’altro il 25 dicembre non c’è stata nemmeno l’animazione, niente musica, nessuno spettacolo di intrattenimento. Naturalmente non può finire così ed è per questo che abbiamo avviato un’azione nei confronti di Msc”.