Diritto allo studio e libri scolastici, AIE chiede più fondi e sgravi fiscali

Diritto allo studio e libri scolastici, AIE chiede più fondi e sgravi fiscali (foto Pixabay)

AIE ribadisce la necessità di garantire l’effettivo diritto allo studio per tutti e chiede “un intervento pubblico” volto a “potenziare il fondo per l’acquisto di libri scolastici per le famiglie in povertà assoluta e sgravi fiscali per quelle in povertà relativa”: così Paolo Tartaglino, vicepresidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e presidente del gruppo Educativo, intervenendo in audizione alla Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera.

“Abbiamo molto apprezzato che la Commissione Cultura, scienza e istruzione abbia scelto di occuparsi di libri scolastici, che sono centrali nel percorso educativo delle studentesse e degli studenti e per questo devono essere disponibili a tutti, indipendentemente dal grado di ricchezza delle famiglie d’origine”,  ha spiegato Tartaglino.

Diritto allo studio, le richieste di AIE

Tartaglino ha, quindi, illustrato l’impegno portato avanti “per contenere la crescita dei prezzi, pur a fronte dell’aumento dei costi di produzione e a fronte degli investimenti sostenuti per aggiornare i testi anche con integrazioni in forma di contenuti digitali, fondamentali nel supportare i docenti e gli studenti”.

Secondo i dati riportati da AIE, considerando i soli libri adottati nelle scuole secondarie, l’aumento medio dal gennaio 2022 al gennaio 2023 è stato del 4,49% per le scuole secondarie di primo grado e del 4,68% per le scuole secondarie di secondo grado (la fonte è la Banca dati adozioni AIE condivisa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito), a fronte di un tasso di inflazione del 9,8% e di un aumento del prezzo della carta del 70%.

“Tuttavia – ha affermato Tartaglino – questo sforzo trova un limite nella difficoltà che incontrano milioni di famiglie nel sostenere la spesa per l’acquisto di libri scolastici: sono 1,9 milioni quelle in povertà assoluta e 2,9 milioni quelle in povertà relativa (dato 2021). Lo Stato, ad oggi, stanzia ogni anno 133 milioni di euro per finanziare l’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie in povertà assoluta, ma questi fondi, sia per una carente informazione che per le modalità di erogazione, sono poco utilizzati e giungono alle famiglie con grande ritardo“.

“Bisogna potenziare il fondo, che dovrebbe avere una dotazione di almeno 170 milioni, velocizzando e rendendo più efficaci i criteri di erogazione, e prevedere allo stesso tempo sgravi fiscali per le famiglie in povertà relativa”, ha concluso.


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