Europe CARES, Commissione Ue: istruzione inclusiva per i bambini con disabilità
Scopo dell’iniziativa è garantire: “Il diritto all’istruzione inclusiva dei bambini e degli adulti con disabilità all’interno dell’Unione europea”. Come si afferma nell’iniziativa, pur se “oltre 70 milioni di cittadini dell’UE hanno una disabilità e 15 milioni di bambini hanno esigenze educative speciali”, molti “incontrano ostacoli eccessivi nell’esercizio del loro diritto a un’istruzione inclusiva di qualità”. Gli organizzatori invitano pertanto la Commissione a “elaborare un progetto di legge su un quadro comune dell’UE in materia di istruzione inclusiva che garantisca che nessun bambino resti indietro per quanto riguarda i servizi di intervento precoce, l’istruzione e la transizione verso il mercato del lavoro.”
I trattati stabiliscono che l’UE può intervenire giuridicamente per combattere le discriminazioni fondate sulla disabilità e sostenere l’impegno degli Stati membri in relazione ai sistemi di istruzione e di formazione professionale. La Commissione ha pertanto ritenuto giuridicamente ammissibile l’iniziativa e ha deciso di registrarla. In questa fase della procedura, la Commissione non analizza il merito.
La registrazione dell’iniziativa avrà luogo il 4 marzo 2019, data dalla quale decorrerà il periodo di un anno per la raccolta delle firme a sostegno dell’iniziativa da parte degli organizzatori. Se l’iniziativa riceverà un milione di dichiarazioni di sostegno in almeno sette Stati membri nell’arco di un anno, la Commissione la esaminerà e reagirà entro tre mesi. Essa potrà decidere di dare o di non dare seguito alla richiesta e, in entrambi i casi, dovrà giustificare la sua decisione.
Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per consentire ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l’iniziativa dei cittadini europei è stata istituita nell’aprile del 2012 con l’entrata in vigore del regolamento riguardante l’iniziativa dei cittadini, che attua le disposizioni del trattato.
Nel 2017, nell’ambito del discorso del presidente Juncker sullo stato dell’Unione, la Commissione europea ha presentato proposte di riforma per l’iniziativa dei cittadini europei volte a semplificarne ancora di più l’uso. Nel dicembre 2018 il Parlamento europeo e il Consiglio sono giunti ad un accordo sulla riforma e le nuove norme inizieranno ad applicarsi a partire dal 1º gennaio 2020.
Una volta registrata ufficialmente, l’iniziativa dei cittadini europei consentirà a un milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre un atto giuridico nei settori di sua competenza.
Per essere ammissibile, l’azione proposta non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto legislativo e non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria né manifestamente contraria ai valori dell’Unione.

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