Rete Consumatori annuncia ricorso alla Corte Europea contro una nuova ordinanza del Tribunale di Roma (settore famiglia) che fa discutere: un padre che non ha commesso nulla, viene privato della possibilità di essere genitore. Le associazioni dei consumatori chiedono che la magistratura italiana sia condannata per l’abrogazione di fatto del principio legale della bi-genitorialità.

La storia è paradossale: un padre che vive tranquillamente il sul ruolo di genitore di tre minori, scopre il tradimento della moglie e, dopo qualche giorno di discussioni, torna a casa lui dal lavoro, e non trova più la moglie né i figli. La signora si allontana dall’abitazione devastando la casa coniugale ed andando a vivere dall’amante e si porta con se i figli. Inizia il calvario giudiziario di un padre abbandonato, che alla fine non ha più diritto di vedere i figli.
Il consulente tecnico nominato dal giudice si rifiuta di indagare la manipolazione dei figli da parte della madre e nega l’avvenuta alienazione del genitore in base al fatto che “il decreto del ministero non riconosce questa patologia”. Viene poi disposto l’affido esclusivo alla madre, confermato dal Giudice.
“E’ l’ennesima decisione che viola il principio della bi –genitorialità e crea nuovi orfani. Non si tutelano i minori avvallando questi comportamenti. Per bene che vada si creano futuri giovani totalmente destabilizzati e si uccide un padre.
Questa ed altre decisioni ci fanno affermare che la questione della competenza dei consulenti tecnici nel settore famiglia è una emergenza. Oggi basta essere laureati in psicologia ed essere iscritti all’albo per fare i periti del tribunale, senza alcuna competenza !
Consulenti non adatti e preparati a gestire situazioni delicate e complesse che scaricano verso il coniuge più debole (il padre) il peso della loro non inidoneità professionale.
Ora con questa decisione, oltre ad aver distrutto un padre , si trasforma una violenta sottrazione in un fatto istituzionale in cui è facile prevedere che i figli saranno condizionati nel disconoscere il padre vero e lo sostituiranno con il nuovo compagno della madre e il tutto grazie ad un sistema perverso che da dieci anni rifiuta di applicare il principio della bi-genitorialità come avviene in tutta Europa .
Ed è proprio verso questa istituzione che la Rete Consumatori guarda, annunciando che su questa vicenda investirà la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, visto che la nostra Magistratura non è in grado di tutelare il diritto di un padre a fare il genitore”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

1 thought on “Diritti negati al padre, Rete Consumatori annuncia ricorso a Corte europea

  1. Questo atteggiamento dei giudici SEMPRE a favore della moglie crea una disuguaglianza di diritti civili per entrambi i coniugi .
    questo modo di operare ha creato,in molti casi una sorta di PREMEDITAZIONE DA PARTE DELLE DONNE di costringere il coniuge o il compagno a GENERARE UN FIGLIO per poi successivamente SFRUTTARE questa predisposizione della Legge a favorire la coniuge per creare le condizioni di “mantenimento” da parte del marito,anche se in condizioni economiche disagiate.

Parliamone ;-)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: