Just Eat, dal 2021 i rider saranno assunti come “lavoratori dipendenti”
L’annuncio di Just Eat arriva alla vigilia del tavolo ministeriale convocato per l’11 novembre tra Assodelivery e i sindacati. Yiftalem Parigi, rappresentante sindacale di Nidil Cgil: risultato storico frutto della nostra lotta
La piattaforma di Food Delivery Just Eat ha annunciato l’arrivo in Italia nel 2021 del modello “Scoober”, che “inquadra i rider come lavoratori dipendenti, consentendo loro di avere più vantaggi e tutele e conservando la flessibilità e la possibilità di operare combinando studio e altre attività”, spiega l’azienda in una nota.
Una notizia che arriva alla vigilia del tavolo ministeriale convocato per mercoledì 11 novembre tra Assodelivery e i sindacati, a seguito delle proteste e delle mobilitazioni contro l’accordo sottoscritto da Assodelivery e UGL.
“Questa decisione arriva dopo mesi di lotte e rende merito, per Nidil Cgil Firenze, alla battaglia per il riconoscimento di piene tutele per i ciclofattorini portata avanti dal sindacato in questi mesi, attraverso mobilitazioni, vertenze, ricorsi” commenta il sindacato in una nota.
Just Eat, il modello “Scoober”
Just Eat fa retromarcia, dunque, sul contratto firmato da Assodelivery e UGL, entrato in vigore il 3 novembre.
Il modello “Scoober”, già attivo in altri Paesi europei del gruppo – spiega l’azienda in una nota – prevederà “per i rider di Just Eat un contratto in qualità di lavoratori dipendenti basato sulle linee guida internazionali di un accordo aziendale, adattate e in linea con la normativa e la legislazione italiana. Sarà possibile mantenere la flessibilità legata al tipo di attività in base alla tipologia di contratto, full time o part-time, e sarà introdotta una paga oraria, corrispondente quindi all’intero turno coperto dal rider e non in relazione alle singole consegne, sulle quali invece si valuterà un ulteriore bonus”.
Nidil Cgil: un risultato storico
“Un risultato storico frutto della nostra lotta: finalmente la società ha ascoltato la nostra voce e ci riconosce i diritti dei lavoratori”, dichiara Yiftalem Parigi, il rappresentante sindacale della sigla Nidil Cgil da poco eletto.
“Questa decisione di Just Eat è una svolta per tutto il settore e auspichiamo che tutte le altre società del food delivery seguano questa direzione. Chiediamo a Just Eat di aprire da subito un confronto con il sindacato per realizzare questo importante obiettivo”, dice Ilaria Lani, segretaria generale di Nidil Cgil Firenze.