Processo MPS, gli azionisti possono costituirsi parte civile fino al 26 giugno

Processo MPS, gli azionisti possono costituirsi parte civile fino al 26 giugno (foto Pixabay)

Si è tenuta oggi, presso il tribunale di Milano, l’udienza preliminare per il processo MPS, nel quale – riferisce Movimento Consumatori – la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio delle più alte cariche della società (Alessandro Profumo, Massimo Tononi, Fabrizio Viola, Arturo Betunio). “Le accuse – ricorda l’associazione – riguardano i reati di false comunicazioni sociali e di manipolazione del mercato per la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale della società, ed in particolare dei crediti deteriorati, nei bilanci e nei prospetti informativi pubblicati tra il 2014 e il 2016”.

“Il giudice Fiammetta Modica ha rinviato alla prossima udienza del 26 giugno. Fino a questa data è ancora possibile la costituzione delle parti civili e degli azionisti danneggiati”, spiega Movimento Consumatori, che ha raccolto l’adesione di oltre 300 azionisti e si è costituito parte civile all’udienza odierna.

Processo MPS, MC proseguirà nella raccolta delle parti civili fino al 26 giugno

“Si tratta di reati gravissimi che hanno duramente danneggiato la più antica banca del mondo e decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili – spiega Paolo Fiorio, coordinatore del servizio legale MC. – Movimento Consumatori, che ha promosso le iniziative di tutela degli azionisti, proseguirà nella raccolta delle parti civili fino al prossimo 26 giugno. Invitiamo quindi gli azionisti che abbiano acquisto e detenuto le azioni tra il 2014 e il 2016 a rivolgersi all’associazione per costituirsi parte civile”.

“Auspichiamo – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – un’ampia adesione degli azionisti a questa iniziativa collettiva. I risparmiatori danneggiati devono ottenere al più presto il risarcimento dei danni subiti. L’unione dei piccoli risparmiatori è fondamentale, affinché siano riaffermati i principi di correttezza e legalità, che devono essere rispettati dagli amministratori delle società quotate, che auspichiamo verranno condannati per i reati di cui sono imputati”.


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