Più partecipazione nella gestione della ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Un intervento prioritario sulle utenze perché non siano addebitate quote fisse o costi di riattivazione; sui mutui, perché i termini di sospensione siano allungati; e sulle scuole che andranno ricostruite. Sono le richieste di Cittadinanzattiva per i cittadini che abitano nelle aree del Centro Italia colpite dagli ultimi terremoti.

L’associazione denuncia che per i cittadini colpiti dal sisma di agosto, di ottobre 2016 e di gennaio di quest’anno sono tanti i problemi: “una normativa spesso farraginosa e disomogenea, procedure molto complesse, difficoltà nel chiedere i contributi e ottenere l’immediata esecuzione dei lavori, agevolazioni fiscali e economiche inefficaci o insufficienti”. I problemi sono quelli segnalati dai cittadini al servizio di consulenza dell’associazione  e nell’incontro diretto nelle località colpite dal sisma. Ci sono poi i ritardi nei sopralluoghi, nella rimozione delle macerie, nella definizione della procedura di rilascio del contributo di autonoma sistemazione (CAS) e nell’individuazione delle aree che ospiteranno i moduli provvisori. Così come la mancanza di informazioni sulle prospettive di alloggio successive all’ospitalità in strutture alberghiere, in scadenza a fine aprile.

Cittadinanzattiva chiede dunque all’Autorità per l’energia e all’Agcom che alla ripresa della fatturazione non vengano addebitati canoni e costi fissi né costi per la riattivazione dei servizi. Chiede all’Abi di venire in soccorso dei cittadini nei mutui avviando tavoli di lavoro delle Commissioni regionali dell’Abi presenti in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo con l’obiettivo di prevedere delle agevolazioni ulteriori e specifiche per le popolazioni colpite dal Sisma del Centro Italia. “Riteniamo urgente, in considerazione dei tempi lunghi per la ricostruzione, prevedere – dice Cittadinanzattiva – un allungamento dei termini di sospensione dei mutui ed agevolazioni ulteriori in merito alla maturazione degli interessi”.

Area prioritaria è poi quella delle scuole. Cittadinanzattiva chiede informazioni e fondi per la sicurezza delle scuole: “Chiediamo ai Sindaci, delle zone colpite dal sisma e non solo, di favorire l’interlocuzione con i cittadini e di fornire tutte le informazioni in loro possesso in merito alle condizioni di sicurezza degli edifici scolastici di propria competenza. Chiediamo al Governo di prevedere per il triennio 2018-2020 di investire prioritariamente nell’adeguamento sismico degli edifici scolastici sia di quelli colpiti dal sisma del Centro Italia che di quelli situati in altre zone del Paese ad elevata sismicità”. L’associazione rivendica poi l’importanza di una progettazione partecipata dei nuovi edifici scolastici – 25 le scuole che si dovrebbero ricostruire.

Altra richiesta è quella di garantire libri gratis agli studenti colpiti dal sisma nel Centro Italia. Spiega Cittadinanzattiva: “All’indomani del sisma del 24 agosto scorso è stato siglato un accordo tra AIE – Associazione Italiana Editori e Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca affinché per tre anni gli studenti delle scuole colpite dal sisma potessero usufruire di forniture gratuite di libri scolastici. Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di poter estendere tale accordo anche alle altre scuole che sono state coinvolte dai sismi successivi di ottobre 2016 e di gennaio 2017”.


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