In arrivo 500 milioni di euro a favore degli indigenti. Il Comitato di Gestione OCM UNICA, il progetto di regolamento di esecuzione, ha approvato un finanziamento di 500 milioni di euro dei fondi UE al programma di aiuti alimentari a favore degli indigenti: si prevede che ne beneficeranno oltre 18 milioni di persone in 19 Stati membri. L’Italia ha ottenuto “un plafond di 100 milioni di euro per l’acquisto di prodotti agricoli da distribuire nel corso del prossimo anno ai cittadini più bisognosi”. “Si tratta di un ottimo risultato – ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania – soprattutto considerando che l’Italia si è battuta a lungo in sede comunitaria per difendere non solo la stessa sopravvivenza del programma, ma anche la sua entità in termini economici”.
“Le risorse assegnate al nostro Paese verranno utilizzate – spiega il Ministro – per l’acquisto di derrate alimentari che, attraverso l’opera delle organizzazioni caritative, verranno distribuite sul territorio nazionale. Questa misura risulta ancora più preziosa se pensiamo al fatto che la crisi internazionale ha purtroppo ampliato quelle fasce di popolazione che sono in difficoltà economica. Mi batterò con tutte le mie forze – conclude Catania – affinché il programma possa continuare in futuro, anche affrontando le resistenze, che so già che incontrerò, da parte di quei Paesi membri che sono invece per l’abolizione del programma”.
Il 2012, infatti, sarà l’ultimo anno di esistenza del regime nella forma attuale, finanziato dalla PAC. Entro la fine di ottobre verranno presentate alcune nuove proposte per un regime più aperto, flessibile e strettamente legato alla politica di coesione sociale, sotto la responsabilità di Laszlo Andor, Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione.  La Commissione ha proposto di riservare un bilancio di 2,5 miliardi di euro per il nuovo regime del programma a favore degli indigenti nella proposta di bilancio per il periodo 2014-2020.
Il programma dell’Unione europea per la distribuzione di aiuti alimentari agli indigenti è in vigore dal dicembre 1987, in virtù di un atto del Consiglio che disponeva l’attribuzione di prodotti agricoli prelevati dalle scorte pubbliche di intervento agli Stati membri che intendessero distribuirli sotto forma di aiuto alimentare alle persone indigenti dell’UE.
Le riforme successive hanno portato ad una politica agricola comune decisamente più orientata verso il mercato e ad una netta riduzione delle scorte di intervento. Di conseguenza, il regime è stato modificato nel 2012 (dopo una lunga battaglia in sede di Consiglio) con l’introduzione di misure ispirate a considerazioni nutrizionali, volte ad agevolare l’accesso ai prodotti del libero mercato, in modo che possano essere ora inclusi le conserve di frutta e verdura e la carne e il tonno in scatola. Effettivamente, nell’ambito del programma 2013, non vi sono praticamente più scorte nei magazzini d’intervento pubblico.  Per quanto riguarda il futuro del sistema, nella sua proposta del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, la Commissione ha proposto di stanziare un bilancio di 2,5 miliardi di euro per tale periodo di 7 anni al fine di continuare a finanziare l’assistenza dell’UE a favore degli indigenti nell’ambito della rubrica 1 del bilancio dell’UE, poiché riguarda maggiormente l’obiettivo di riduzione della povertà della strategia Europa 2020.
 
 
 
 


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