Verso le elezioni, le 10 proposte di Adiconsum
Siamo a 3 settimane dalle elezioni politiche, che si terranno il 24-25 febbraio. La campagna elettorale continua a girare intorno ad argomenti che monopolizzano tutta l’attenzione: prima l’Imu, poi il redditometro, ora lo scandalo che ha travolto il Monte dei Paschi di Siena. Nel frattempo, però, il Paese è ancora immerso nella crisi, in una delle crisi più dure dal secondo dopoguerra. Il tasso di disoccupazione è arrivato alle stelle, il potere d’acquisto degli italiani ha toccato invece i minimi storici, per non parlare del fatto che ci sono più di 8 milioni di poveri.
Di fronte a tutto questo le forze politiche dovrebbero mettere in campo proposte serie e misure per combattere quanto più possibile la crisi. Adiconsum lancia il suo manifesto, con le 10 proposte che vorrebbe vedere nei programmi elettorali dei partiti politici.

- Si parte dall’Irpef: abbattimento degli scaglioni più bassi; abbattimento delle tasse per le aziende che investono e creano occupazione. Obiettivo: ripresa dei consumi ed economica.
- Fisco: lotta senza quartiere all’evasione ed all’elusione fiscale, con destinazione predeterminata delle risorse recuperate; revisione del meccanismo del Redditometro. Obiettivo: equità fiscale per tutti.
- Imu: togliere l’Imu sull’UNICA casa, non sulla prima casa. Obiettivo: evitare di far pagare alle fasce deboli le tasse eluse dagli evasori.
- Titolo V della Costituzione: realizzazione di una fase costituente che riveda il Titolo V per rimediare ai danni causati ad es. nelle politiche del turismo e dei trasporti, eliminando anche la legislazione concorrente in settori strategici per il nostro Paese, per esempio in tema di infrastrutturazione energetica. Obiettivo: ridare immagine unitaria del Paese.
- Politica e amministrazione pubblica: taglio dei parlamentari, degli amministratori comunali, accorpamento dei comuni, eliminazione delle province, realizzazione del Senato Federale, dismissione di aree demaniali e di almeno il 30% degli immobili pubblici. Obiettivo: combattere la corruzione, l’inefficienza amministrativae gli sprechi della politica.
- Servizi: fuori la politica dalle Municipalizzate e loro privatizzazione con controllo della gestione in capo all’ente locale competente. Detassazione per le aziende che investono in energia pulita. Conferma e stabilizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico, come il 55%. Obiettivo: lotta alla corruzione, alla cattiva gestione e all’inefficienza a scapito dei consumatori. Incentivare il risparmio energetico.
- Fondi solidaristici: costituzione di Fondi Nazionali mutualistici di solidarietà tra Associazioni imprenditoriali e associazioni di carattere sociale, controllati dai Ministeri competenti. Obiettivo: interventi a favore delle famiglie e dalle fasce più deboli della società.
- Consumatori: riconoscimento della dignità costituzionale delle Associazioni dei Consumatori; revisione della legge sulla class-action. Obiettivo: aumentare e rendere più efficace la tutela ai consumatori.
- Professioni: liberalizzazioni reali ordini professionali e di categorie (es. taxisti, notai, farmacisti, ecc.). Obiettivo: promuovere la concorrenza, migliorare il servizio e ridurre le tariffe.
- Infrastrutture: accelerazione/realizzazione delle infrastrutture di sistema (reti ferroviarie ed energetiche) e riconoscimento legislativo della banda larga come servizio universale. Obiettivo: modernizzare il Paese per renderlo competitivo, accedendo, laddove possibile, a finanziamenti comunitari per evitare che i costi delle infrastrutture ricadano solo ed esclusivamente sui consumatori.
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Io Aggiungo anche l’11° comandamento: Fuori le associazioni dei consumatori legate ai sindacati e/o ai pertiti o movimenti politici per conflitto di interessi per le prime e per nessun coinvolgimento con la politica, per le seconde! Purtroppo questi sono tra i poteri forti:
Per quanto l’anonimo delle 11:07 sia ftiasdiostmenae di parte, mi trovo costretto, a malincuore, a dichiararmi almeno parzialmente d’accordo. In politica abbiamo bisogno di gente con le idee chiare, non di tutta ‘sta cricca di gnure0nt, di qualunque schieramento dichiarino di far parte. Fuori il vecchiume e dentro giovani ben formati che sappiano quello che fanno!