Prodotti difettosi, nuove norme a tutela dei consumatori (Foto di Mediamodifier da Pixabay)

Verranno riconosciuti anche i danni psicologici e la distruzione dei dati fra i motivi per avere un risarcimento da prodotti difettosi. Si aggiornano in questo modo le regole europee sulla responsabilità per prodotti difettosi, che hanno quasi 40 anni.

Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva (con 543 voti a favore, 6 contro e 58 astensioni) le nuove norme sulla protezione dei consumatori, che vogliono rispondere all’aumento degli acquisti online, alle nuove tecnologie e alla transizione verde. Ci sarà un accesso semplificato al risarcimento dei danni provocati da prodotti difettosi e saranno inclusi fra i danni la perdita di dati e l’impatto sulla salute psicologica.

“I consumatori dell’UE avranno presto un accesso più semplice al risarcimento dei danni causati da prodotti difettosi”, spiega il Parlamento europeo nella nota che annuncia il voto sulla revisione delle norme esistenti, già concordata con i governi dell’UE il 14 dicembre 2023.

La direttiva dovrà ora essere formalmente approvata anche dal Consiglio. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Le nuove norme si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato 24 mesi dopo l’entrata in vigore della direttiva.

Spiega il correlatore della commissione giuridica (JURI) Pascal Arimont (PPE, BE): «La revisione della direttiva raggiunge un attento equilibrio tra l’essere uno strumento efficace per le vittime di prodotti difettosi e fornire certezza giuridica agli operatori economici nei mercati in rapida evoluzione. Assicura la responsabilità per software, app e IA difettosi, proteggendo l’innovazione tra le start-up del settore digitale. Questo adattamento alla digitalizzazione, all’economia circolare e alle catene globali del valore rende il nuovo quadro giuridico a prova di futuro».

Prodotti difettosi, risarcimento più facile

Viene semplificato l’onere della prova per coloro che chiedono il risarcimento e annullata la soglia minima di danno di 500 euro.

“Mentre oggi il ricorrente è tenuto a dimostrare che il prodotto era difettoso e che la sua difettosità ha causato il danno – spiega il Parlamento europeo – con le nuove norme il tribunale può presumere che fosse difettoso, soprattutto nei casi tecnicamente e scientificamente più complessi. Il tribunale può anche ordinare all’azienda di rivelare le informazioni “necessarie e proporzionate” per aiutare le vittime di danni con le loro richieste di risarcimento”.

I consumatori potranno ottenere un risarcimento non solo per i danni materiali, come la distruzione della proprietà, ma anche per le perdite non materiali, compresi i danni medici riconosciuti per la salute psicologica. La nuova legge tutela anche coloro che subiscono danni sotto forma di dati distrutti o corrotti, come quando i file vengono cancellati da un disco rigido, stabilendo anche in questi casi il diritto a un risarcimento.

Per tutti i prodotti venduti, un’impresa con sede nell’Ue, come un produttore, un importatore o un suo rappresentante, dovrà sempre essere individuata e ritenuta responsabile per i possibili danni causati da beni difettosi. La norma si applicherà anche ai prodotti acquistati online al di fuori dell’Ue. Per proteggere l’innovazione, le nuove regole non si applicheranno al software open source, che non è considerato un’attività commerciale. Il periodo di responsabilità è esteso a 25 anni in casi eccezionali in cui i sintomi del danno sono lenti ad emergere. Inoltre, se il procedimento giudiziario è stato avviato entro il periodo di responsabilità, la vittima del danno sarà ancora in grado di ottenere un risarcimento dopo questo periodo.


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