
In Europa il 7% della popolazione non si può permettere un adeguato riscaldamento di casa
Puoi permetterti di riscaldare casa? In Italia il 14% della popolazione non lo può fare
In Italia il 14% della popolazione non può permettersi un adeguato riscaldamento della propria casa. In Europa la media è del 7% ma con grandi differenze. I cittadini più in difficoltà sono in Bulgaria, Lituania, Grecia, Cipro e Portogallo
In Italia il 14% della popolazione non può permettersi di riscaldare a sufficienza la propria abitazione. È una percentuale doppia rispetto alla media europea, di poco superiore al 7%. Anche se, come per molti altri indicatori, la media nasconde fortissime differenze fra Stato e Stato. Basti pensare che questa percentuale sale al 34% in Bulgaria e scende a circa il 2% nei paesi del Nord Europa. Fra i paesi più in difficoltà ci sono anche Portogallo e Grecia.

Eurostat: puoi permetterti il riscaldamento?
I dati vengono dall’Eurostat. Puoi permetterti di riscaldare casa? È la domanda cui sono stati chiamati a rispondere i cittadini europei. Nel 2018 il 7,3%% della popolazione dell’Unione europea ha dichiarato in un sondaggio a livello Ue che non poteva permettersi di riscaldare a sufficienza la propria casa. È una percentuale, ricorda Eurostat, che ha raggiunto il picco nel 2012, quando si è attestata all’11%, per poi scendere costantemente negli anni successivi.
Con forti differenze fra stato e stato, però.
«La maggior parte delle persone che hanno affermato di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente la propria casa – rileva Eurostat – è stata registrata in Bulgaria (34%), seguita da Lituania (28%), Grecia (23%), Cipro (22%), Portogallo (19 %) e Italia (14%)».
Al contrario, le quote più basse di persone in difficoltà col riscaldamento dell’abitazione (circa il 2%) sono state registrate in Austria, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Estonia e Svezia.

Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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