Risarcimento danni per fotografie online? L’Antitrust multa la società che lo chiedeva
Inviavano richieste di risarcimento danni per violazione dei diritti d’autore su fotografie online. L’Antitrust multa Photoclaim e un avvocato per pratica commerciale scorretta
Risarcimento danni per la violazione di diritti d’autore su fotografie online, l’Antitrust multa Photoclaim e un avvocato che tutelava questi diritti per pratica commerciale scorretta. In sintesi: i professionisti chiedevano a microimprese somme ingenti di risarcimento danni per quella che presentavano come violazione dei diritti d’autore sulla pubblicazione di fotografie online.
La multa decisa dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta è di 10 mila euro per l’avvocato e di 35 mila euro per Photoclaim.
Il caso della violazione dei diritti d’autore
Come si legge nel bollettino pubblicato il 3 ottobre, Photoclaim sp.zo.o. è una società con sede a Varsavia che presta servizi di consulenza per la tutela dei diritti d’autore online sulle fotografie. Photoclaim ha dichiarato di aver realizzato nel 2021 un fatturato di oltre 40.000 euro riguardo alle vertenze con soggetti residenti in Italia, pari al 7% del fatturato globale per il 2021.
La pratica, spiega l’Antitrust, riguarda «l’invio massivo a micro-imprese italiane», da parte dell’avvocato e di Photoclaim, di «richieste di risarcimento standardizzate e formulate con modalità aggressive per asserite violazioni dei diritti d’autore causate dall’indebita utilizzazione on line di fotografie protette».
L’avvocato, spiega l’Antitrust, «per conto di Photoclaim, ha inviato a micro-imprese italiane pressanti richieste di pagamento di somme asseritamente dovute per le violazioni dei diritti d’autore on line contestate, proponendo nel contempo l’adesione a una proposta transattiva contenente clausole particolarmente onerose. In tali comunicazioni il legale rappresenta che, in caso di mancata adesione alla proposta, le micro-imprese saranno citate davanti alla giustizia tedesca e avvisa che i costi complessivi potranno essere molto più alti, quantificando le probabili spese processuali in migliaia di euro».
Le richieste di pagamento, spiega ancora l’Autorità, «non riportano precise evidenze riguardo alla titolarità delle fotografie in capo agli autori mandanti, alla proteggibilità delle immagini ai sensi della disciplina del diritto d’autore e dei diritti connessi e alla definizione dell’ammontare del risarcimento in base alle circostanze dei singoli casi».
La transazione proposta comprende inoltre una “Declaration of Cease and Desist” con forti penali e l’applicazione della legge tedesca.
Risarcimento danni per fotografie online, il caso segnalato
La microimpresa che ha fatto la segnalazione all’Antitrust aveva ricevuto la richiesta di pagare 3200 euro per i danni che sarebbero stati causati dall’uso sul sito aziendale di una fotografia; davanti alla minaccia di costi elevati, aveva concluso una transazione di 2 mila euro e rimosso la foto dal sito.
In seguito aveva però ricevuto la richiesta di pagare altri 6 mila euro a titolo di penale. Il legale aveva sostenuto che non fosse sufficiente la rimozione della fotografia dal sito, ma fosse necessaria la sua completa cancellazione dalla service data collection e che gli URL originariamente contestati non fossero più rinvenibili on line tramite motori di ricerca o inserimento manuale.
La società aveva concluso una nuova transazione con l’ulteriore versamento di 1000 euro “a chiusura definitiva e incondizionata della vicenda”.
Secondo quanto documentato dalla società segnalante, inoltre, la licenza per l’utilizzazione di una fotografia del tutto simile a quella il cui utilizzo è contestato dai professionisti sarebbe acquistabile online ad un prezzo compreso tra 9,99 e 360 euro.
Risarcimento danni per fotografie online, l’Antitrust: pratica scorretta
L’Antitrust contesta che quella messa in atto è una pratica scorretta perché basata su un invio di richieste standardizzate per la violazione di diritti d’autore, con la minaccia di costose azioni legali, ma di fatto senza la prova di avere il mandato del fotografo titolare dei diritti o che questi diritti dovessero essere pagati su immagini che costituissero un’opera fotografica.
Dalla risultanze istruttorie, spiega l’Antitrust, emerge che l’avvocato e Photoclaim «hanno effettuato un invio massivo di pressanti richieste di risarcimento standardizzate per la violazione di diritti morali e patrimoniali d’autore sulle fotografie, contenenti minacce di costose azioni legali davanti alla giustizia tedesca e finalizzate alla conclusione di onerose transazioni».
«I contenuti e le modalità con cui sono formulate le richieste in questione – argomenta l’Antitrust – sono volte ad indurre i destinatari ad aderire all’onerosa transazione proposta nel timore di esporsi a maggiori spese per una contestazione non adeguatamente circostanziata, in una giurisdizione straniera. Essi risultano contrari alla diligenza professionale e idonei a condizionarne la libertà di scelta, anche tramite un’interpretazione strumentale delle norme sostanziali e processuali sui diritti d’autore e sui diritti connessi. A tale riguardo rilevano il carattere pressante e perentorio delle richieste di pagamento non accompagnate dal mandato del titolare dei diritti sulle fotografie né dalla prova della titolarità delle fotografie contestate e della sussistenza delle condizioni di tutela come opera fotografica o fotografia semplice».
Le richieste di pagamento, prosegue ancora l’Autorità, “appaiono sproporzionate”, non essendo definite secondo criteri oggettivi e riferiti ai singoli casi. E «non appaiono conformi all’elevato grado di diligenza esigibile da professionisti del settore della tutela legale dei diritti d’autore on line e risultano idonee a limitare considerevolmente la libertà di scelta delle micro-imprese destinatarie e a indurle ad assumere decisioni di natura commerciale che altrimenti non avrebbe preso».