Dazn, pubblicità invasiva: Codacons invia esposto ad Antitrust e Agcom (Foto Pixabay)

Pubblicità invasiva durante i collegamenti in diretta. Spot che ripartono dopo un malfunzionamento o l’interruzione del video. E talvolta anche spot al gioco d’azzardo. Sono le questioni sollevate dal Codacons che annuncia di aver presentato un esposto all’Antitrust e all’Agcom chiedendo l’apertura di una istruttoria sulla correttezza del sistema pubblicitario adottato dalla piattaforma Dazn durante le trasmissioni di eventi sportivi.

Codacons: “pratiche lesive” dei consumatori

L’associazione dei consumatori denuncia “possibili pratiche lesive dei diritti degli utenti, i quali meritano di assistere agli eventi senza interferenze pubblicitarie invasive, considerando anche gli elevati prezzi degli abbonamenti”.

Nell’esposto il Codacons evidenzia che “i messaggi pubblicitari ripartono da capo quando si verifica un malfunzionamento della linea, durante l’interruzione del video o in occasione del cambio del programma, e segnala che, durante la trasmissione degli eventi, la pubblicità viene visualizzata in un riquadro ridotto, affiancato dall’evento sportivo in corso. Questa modalità di inserzione pubblicitaria risulta particolarmente invasiva e distraente, penalizzando ulteriormente gli spettatori che desiderano godere del loro sport preferito senza pressioni pubblicitarie costanti”.

Qualche volta, spiega ancora l’associazione, il riquadro pubblicitario riguarda il gioco d’azzardo.

Su questo punto il Codacons chiede alle Autorità “un’attenta analisi della normativa di settore circa la legittimità di tali spot durante la visone di un evento”.

Il Codacons segnala infine che il comportamento di Dazn “compromette l’esperienza degli utenti”, non garantisce una visione fluida e mina la qualità del servizio offerto ai consumatori. L’associazione ha chiesto all’Antitrust e all’Agcom di “intervenire prontamente per garantire una revisione delle pratiche pubblicitarie di Dazn, affinché vi sia un equilibrio tra esigenze commerciali e diritto dei consumatori a godere di una esperienza sportiva senza interruzioni invasive e non richieste”.


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