E’ questione di giorni e poi sarà la volta della tecnologia LTE. L’acronimo LTE sta per Long Term Evolution e indica una implementazione dello standard UMTS, di cui è parte. Rispetto a quest’ultimo, LTE consente di accedere a Internet e di navigare online con velocità in download e in upload superiori. Un’innovazione ma il rischio – denunciato da Adiconsum – è che “se non verranno risolti i problemi delle interferenze tra frequenze a 800 MHz (ex canali 61-69, ora assegnati ai servizi di banda larga mobile) e TV l’accensione provocherà problemi alla ricezione dei canali televisivi trasmessi in digitale terrestre, con il conseguente oscuramento  tv, per risolvere il quale, in assenza di precise regole che pongano i costi a carico delle aziende di tlc, le famiglie saranno costrette ancora una volta ad affrontare spese per acquistare i filtri anti interferenze per le proprie antenne, nonostante i tanti costi già sostenuti per il passaggio alla tv digitale”.
L’accensione della LTE, prevista per il 1° gennaio 2013  – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – è un passaggio strategico per il nostro Paese, ma deve avvenire nel pieno rispetto e nella salvaguardia dei diritti del consumatore-utente televisivo.
L’Associazione si è rivolta la Ministro Corrado Passera al quale ha chiesto, non solo, di partecipare al tavolo tecnico che già vede la partecipazione dei rappresentanti del Ministero, degli operatori delle telecomunicazioni della Fondazione Ugo Bordoni, ma anche di fornire informazioni certe e trasparenti che chiariscano chi dovrà sostenere i costi per i filtri necessari a non provocare l’accecamento delle antenne di ricezione televisiva poste sugli stabili.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)