Carburanti, UNC: bonus insufficiente, si può fare meno di un pieno di benzina
FAIB Confesercenti su bonus carburanti: “bene, ma è una soluzione tampone. Sarebbe utile una misura strutturale, come l’accisa mobile”. D’accordo l’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui la misura non è sufficiente
Le nuove norme introdotte con il Dl Energia approvato ieri consentono l’uso della social card (oggi utilizzata per l’acquisto di generi alimentari dai nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro) anche per l’acquisto di carburanti.
Per FAIB Confesercenti, che ha accolto favorevolmente la misura adottata, si tratta però di una “soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti dei picchi dei prezzi dei carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale, come l’accisa mobile”.
“Ogni misura a favore di chi è in difficoltà è benvenuta – ha dichiarato Giuseppe Sperduto, presidente di Faib. – Per questo Faib ha aderito anche alla Carta ‘Dedicata a te’. Ma c’è da chiedersi quanto sia efficace un bonus benzina se poi i consumatori si trovano a dover subire rincari su altri fronti, ad esempio alimentari ed altri beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce”.
“A nostro parere – conclude Sperduto – si deve tornare a ragionare sull’accisa mobile, ossia il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito erariale, legato agli aumenti dei carburanti, per ridurre le accise. Si tratterebbe di un importante incentivo, che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti“.
Bonus carburanti, UNC: giusto quanto dice FAIB
L’Unione Nazionale Consumatori condivide le parole del presidente della Faib e fa il punto sull’andamento dei prezzi dei carburanti.
“Il bonus carburanti non solo non serve a contenere l’inflazione, ma neanche a far fare benzina ai meno abbienti. Lo stanziamento ridicolo di 100 milioni di euro, infatti, considerato che i beneficiari della social card ‘Dedicata a te’, sono circa 1,3 milioni di famiglie, significa che a ogni famiglia vanno meno di 77 euro, il che vuol dire fare meno di un pieno di benzina“, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Secondo l’ultimo dato settimanale del Mase – prosegue Dona – quella in modalità self service costa 2,002 euro al litro, quindi con 77 euro si fanno poco più di 38 litri. Anche per il gasolio sono meno di 40 litri, 39,7 litri”.
“Quanto alla media regionale, siamo gli unici ad aver pronosticato fin dall’inizio il suo fallimento, atteso che sarebbero stati di più i distributori invogliati a far salire il prezzo fino alla media regionale rispetto a quelli indotti ad abbassarli fino al dato medio. Non per niente, dal 1° agosto 2023 ad oggi, considerando sempre i dati del Mase, un litro di benzina self è rincarato di quasi 11 cent, +5,5%, pari a 5 euro e 20 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rialzo è di oltre 19 cent al litro, +11%, pari a 9 euro e 61 cent a rifornimento”, conclude Dona.