Carrello della spesa, prezzi sempre più su. Altroconsumo su 10 prodotti: rincari del 24%
Il carrello della spesa è sempre più caro e i consumatori lo sanno da mesi. Non c’è voce che si salvi. Un’indagine Altroconsumo su un paniere di dieci prodotti evidenzia aumenti record per zucchine, olio di semi di girasole e zucchero. Nove prodotti su dieci sono aumentati a doppia cifra
Il carrello della spesa è sempre più caro e i consumatori lo sanno da mesi. Con un’inflazione 2022 in media all’8,1% (dato Istat di ieri) e i prezzi del carrello della spesa volati a +12,6%, non c’è voce che si salvi dai rincari sullo scaffale: pasta e pane, frutta e verdura, carne, latte e uova, pesce e quanto rientra nella comune spesa alimentare.
Secondo un’indagine di Altroconsumo su un carrello della spesa di 10 prodotti comuni, i prezzi a scaffale sono aumentati in media del 24%. In un anno le zucchine sono rincarate del 58%, lo zucchero e l’olio di semi di girasole del 51%, la farina di grano tenero del 37%, la pasta di semola del 23%. Per 9 prodotti su dieci di questo ipotetico carrello della spesa gli aumenti sono a doppia cifra.
Il carrello della spesa di Altroconsumo: più 24% in un anno
Durante il 2022 Altroconsumo ha monitorato mese per mese i prezzi di alcuni prodotti alimentari, con l’aiuto dei dati forniti da IRI. Sono dati che riguardano i prezzi effettivamente praticati nei punti vendita della grande distribuzione italiana (Iper, Super, Discount), e quindi sono i prezzi a cuii consumatori acquistano i loro prodotti quando arrivano alla cassa del supermercato.
L’ipotetico carrello della spesa di Altroconsumo comprende solo 10 prodotti alimentari ma molti diffusi sulle tavole: si va dalla pasta e dalla farina 00, fino al latte UHT, allo zucchero, al caffè e alla passata di pomodoro, passando per gli olii (extravergine e di girasole). Sono state monitorate anche le zucchine e le banane sfuse, solo nei Supermercati e negli Iper.
«Considerando subito una spesa fatta di questi 10 prodotti emerge subito un dato preoccupante: se per la nostra spesa ipotetica a ottobre 2021 spendevamo in media 20,45 euro, a ottobre 2022 per gli stessi prodotti abbiamo speso 25,45 euro, ovvero una differenza di 5 euro, pari al 24% in più».
Perché il carrello della spesa è rincarato così tanto? Altroconsumo sottolinea che nella dinamica dei prezzi ci sono vari fattori, che non riguardano solo la guerra in Ucraina perché alcuni prezzi erano in salita già prima del conflitto. Spiega l’associazione: «il conflitto tra Russia e Ucraina e la conseguente tensione sui prezzi dei prodotti energetici ha sicuramente avuto un grosso impatto sui prezzi. Per diversi prodotti, però, i prezzi avevano cominciato già ad aumentare prima del conflitto; le cause sono da ritrovare in una pluralità di fattori: da cause di tipo climatico (ad esempio gli scarsi raccolti di grano in Canada), a quelle legate alle chiusure (e riaperture) collegate alla pandemia, fino ad arrivare a conseguenze legate alle politiche messe in campo dai vari Paesi per attenuare le difficoltà economiche create dalla pandemia stessa. Non c’è quindi, solo la guerra, ma una pluralità di cause che insieme hanno portato a questa inflazione da record».