Quanti danni fa la contraffazione? E quanti pericoli nasconde? La risposta spesso non è immediata, perché dietro l’acquisto di scarpe, borse, orologi, occhiali o cosmetici contraffatti si nasconde l’illusione di fare un affare, di risparmiare, di aggiudicarsi a buon prezzo un prodotto all’ultima moda. Sbagliato: un giocattolo non certificato, un paio di scarpe trattato con materiali non anallergici, un farmaco o un integratore comprati online nascondono numerosi pericoli, a partire da quelli per la salute.

Per sottolineare l’importanza della proprietà intellettuale, i danni della contraffazione e il valore della legalità, ribadendo che dietro le scelte di acquisto c’è un risvolto etico e sociale, è partito il progetto rivolto ai giovani “Peers Say No”. Gli acquisti online e l’e-commerce hanno moltiplicato la possibilità di comprare oggetti contraffatti di tutti i tipi, musica e video, scarpe, borse e occhiali, orologi, giocattoli, farmaci. Ma quali pericoli corriamo quando scarichiamo illegalmente un film o un video musicale, o quando utilizziamo una “ciabatta” elettrica o un giocattolo non certificato, o quando compriamo un farmaco o un integratore alimentare (per fare i muscoli!) da siti on line non affidabili? Su questi temi è partito il 1 febbraio scorso il progetto europeo “Peers Say No”, dedicato ai giovanissimi, di cui Adiconsum è capofila, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Via Micheli (Roma), Consumedia, editore dell’Agenzia di informazione Help Consumatori, e il portale Skuola.net.

Il progetto, cofinanziato da EUIPO-Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, ha come obiettivo quello di rendere consapevoli i ragazzi che la proprietà intellettuale è importante anzitutto per la sicurezza e la qualità della vita quotidiana, ma anche per la ricerca scientifica e medica, per il progresso tecnologico, per la produzione culturale, la moda, il design, l’intrattenimento. Senza questa tutela, si corrono pericoli, si perdono posti di lavoro, chiudono le aziende. Ma c’è in gioco un valore ancora più importante: l’educazione alla legalità, che è una parte fondamentale della formazione dei ragazzi. Conoscere e rispettare le leggi, i doveri ed i diritti di ciascuno così come difendersi dagli abusi, sono competenze di importanza strategica per la vita personale e professionale. Le scelte di consumo hanno un risvolto etico ed un impatto individuale e sociale che è fondamentale far comprendere.

Nel progetto ci sono dunque incontri e attività di laboratorio con i ragazzi per creare messaggi destinati ai coetanei (Peer education); 2 videoclips a cartoni, 1 quiz game online, un sito web interattivo con blog; la formazione di base e strumenti di approfondimento per gli insegnanti, con ausili didattici e suggerimenti per l’inserimento dell’educazione alla tutela della proprietà intellettuale nella didattica curricolare (ad esempio nella storia, geografia, storia dell’arte, scienze, economia, educazione musicale, informatica, educazione tecnica). C’è poi una newsletter digitale con notizie su contraffazione e proprietà intellettuale, normativa italiana ed europea, approfondimenti tematici, interviste ad esperti e protagonisti.  Tutto il materiale educativo e formativo del progetto è a disposizione gratuitamente e può essere liberamente consultato, scaricato, riprodotto da tutte le scuole e le famiglie. Il sito internet dedicato al progetto è  www.ioscelgoautentico.net.

Notizia pubblicata il 26/04/2018 ore 16.12


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Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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