
Contraffazione, Guardia di Finanza: sequestrati 105 mln di prodotti nel 2012
Tutto può essere contraffatto e tutto viene contraffatto: abbigliamento, moda, giocattoli, farmaci, smartphone. Il mercato della contraffazione non conosce crisi, tanto è vero che la Guardia di Finanza nel 2012 ha sequestrato oltre 105 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi. La cifra, pressoché analoga a quell’anno precedente, comprende oltre 61 milioni di prodotti contraffatti, oltre 38 milioni di prodotti sequestrati per motivi di sicurezza e quasi 5 milioni e mezzo per la tutela del made in Italy. Questo il bilancio dell’attività delle Fiamme Gialle nel 2012.
Tra le merci sequestrate nel 2012 non ci sono solo abbigliamento e moda (oltre 23 milioni), ma beni di consumo (oltre 38 milioni) come articoli per la casa e per la scuola, cosmetici, farmaci, pezzi di ricambio, giocattoli (oltre 21,5 milioni) ed hi-tech (quasi 22 milioni), settori, gli ultimi due,in cui i quantitativi sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Il mercato del falso, evidenzia la Guardia di Finanza, offre di tutto – dai biglietti ferroviari alle figurine dei calciatori fino agli smartphone di ultima generazione – e viaggia non soltanto nei container ma sempre più spesso anche in rete, dove spesso negozi virtuali illudono i consumatori offrendo prodotti a prezzi vantaggiosi o spacciati come provenienti da mercati paralleli. L’azione della Finanza ha portato nel 2012 a sequestrare e bloccare l’accesso a 45 piattaforme web illecite, utilizzate per il commercio di farmaci e prodotti contraffatti o per consentire agli utenti il download illegale di software, giochi e prodotti multimediali.
L’azione a tutela del mercato e dei consumatori è stata rafforzata anche con oltre 19 mila controlli sulla disciplina dei prezzi, che hanno permesso di rilevare 1951 violazioni: il 10% degli esercizi controllati è risultato irregolare, soprattutto nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari e nei servizi di ristorazione. Altro filone sul quale si è concentrata l’azione delle Fiamme Gialle è il contrasto al gioco illegale, che ha portato al sequestro di 2.683 videogiochi ed apparecchi irregolari e all’individuazione di 1.555 punti raccolta di scommesse clandestine. Anche in questo caso, i controlli si sono ampliati anche alla rete: sono stati oscurati, in collaborazione con l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, 4297 siti web che proponevano giochi non autorizzati.
Complessivamente si contano 10.572 responsabili denunciati alle Procure della Repubblica, dei quali 248 affiliati ad organizzazioni criminali dedite alla contraffazione ed alla pirateria: questi i numeri “dell’esercito” che alimenta un sistema produttivo illegale, parallelo, sempre in cerca di profitti illeciti da riciclare nell’economia legale o per finanziare altre attività delinquenziali. In oltre 13.000 interventi condotti nel 2012, i finanzieri hanno mediamente apposto i sigilli a 3 fabbriche o depositi clandestini al giorno, sottraendo all’economia criminale un controvalore stimabile in 2 milioni di euro per ciascuna operazione. I principali poli manifatturieri e industriali del paese, Toscana, Veneto, Campania, Marche, Lombardia e Lazio, sono le aree preferite dalle imprese del falso per produrre e assemblare merci di scarsa qualità, importate senza brand per eludere i controlli doganali e poi “confezionate” con i marchi contraffatti.
Il bilancio 2012 è stato così commentato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo: “Combattere la contraffazione vuol dire al tempo stesso proteggere i consumatori ed il mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e promuovere il made in Italy”.
L’operato della Guardia di Finanza riceve l’espresso apprezzamento dell’Adoc. “Apprezziamo enormemente l’eccellente lavoro svolto dalla Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’associazione – Come Adoc siamo in prima linea in questa battaglia, grazie ad una nostra denuncia l’Antitrust in collaborazione con la GdF ha chiuso due siti cinesi che vendevano prodotti di Prada e Gucci contraffatti. E la prossima battaglia sarà la difesa dei prodotti alimentari Made in Italy. Il fenomeno dell’italian sounding va debellato, basti pensare che ogni anno sottrae circa 50 miliardi di euro alle imprese agroalimentari italiane, settore che per l’Italia è fondamentale.”

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