concordia

I passeggeri della Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio lo scorso 13 gennaio, ad eccezione dei familiari delle vittime e di chi è rimasto ferito, avranno tempo fino al 31 marzo 2012 per accettare l’accordo sottoscritto tra le Associazioni dei Consumatori aderenti al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli utenti (tutte ad eccezione di Codici, Confconsumatori e Codacons). In questo modo i passeggeri avranno a disposizione un lasso di tempo maggiore per valutare la congruità dell’ offerta che, ricordiamo, prevede un risarcimento complessivo pari a 14 mila euro a passeggero, incluso i bambini seppur non paganti.
Che seguito ha avuto questa proposta? L’abbiamo chiesto a Furio Truzzi, Assoutenti: “I passeggeri oggetto della proposta di risarcimento sono 3000;  di questi 800 hanno già aderito alla proposta di risarcimento e la metà è gia statao rimborsato. Altri1200 passeggeri  hanno la pratica di risarcimento in corso di definizione e  sono già stati rimborasti delle spese di crociera e di viaggio. I passeggeri più ricettivi sono quelli di lingua tedesca (germania, austria, svizzera) cicra 695 dove si sono registrate adesioni vicine al 70%, la media delle adesioni di tutti i passeggeri è del 28%”.
Per quanti riguarda i passehheri italiani, Truzzi specifica che “i passeggeri italiani erano 989 di questi circa 139 sono ricomprese nella categoria missing-vittime- con lesioni. Tra i restanti 850 circa, 250 hanno aderito o stanno perfezionando le adesioni alll’accordo, 200 sono gestiti dalle associazioni dei consumatori e nei prossimi giorni o aderiranno all’accordo o nei casi particolari verranno avviati alle procedure di conciliazione, 400 sono sono rappresentati da studi legali ai quali verrà chiarita e offerta la proposta contenuta nell’accordo”.
Truzzi ritorna anche sulla polemica relativa alla non congruità dell’offerta; il Codacons aveva parlato dell’accordo come “un’elemosina da non accettare”: “In tema di risarcimenti oltre al paragone Eternit-Costa vale la pena di ricordare alcuni esempi che secondo la legge italiana hanno risarcimenti analoghi: cicatrice di oltre 50 cm, perdita di un testicolo, perdita di più dita del piede, più costole rotte, ecc. Certo parliamo di danno biologico e non di danno esistenziale tuttavia su quest’ultima tipologia di danno occorrono prove circostanziali e mediche documentate”.
Oltre alla proroga dei termini, le Associazioni hanno convenuto la costituzione di una Commissione Tecnica di conciliazione permanente per i casi particolari; l’opportunità di comunicare  agli utenti di Costa il diritto ad avere l’Assistenza delle Associazioni dei Consumatori firmatarie dell’Accordo e  ad incontrarsi peridicamente al fine di verificare l’applicazione dell’accordo.
“Le Associazioni dei Consumatori, attraverso il Protocollo di Conciliazione e l’attivazione del tavolo di confronto permanente con Costa Crociere, ottengono un risultato fondamentale per i passeggeri coinvolti e più in generale per tutti i consumatori del comparto turistico.  Inoltre, per consentire la massima adesione all’accordo, facciamo presente che, per tutti coloro che si sono rivolti o che intendono rivolgersi alle Associazioni dei Consumatori aderenti all’Accordo entro il 31 marzo 2012, non ci sarà l’obbligo di attenersi ai termini previsti appena descritti” si legge nella nota delle Associazioni.
 
 


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