Dehors, Codacons contro avvia “battaglia civile e politica” contro “tavolino selvaggio” (Foto di sbellandi0 da Pixabay)

Ombrelloni, pedane, tavoli e sedie installati all’aperto, su strade, marciapiedi e spazi aperti. Dehors liberi – e spesso dehors selvaggi – che un emendamento al ddl concorrenza vuole prorogare a dicembre 2024. Danni per turismo e decoro urbano, afferma il Codacons, che ha deciso di avviare “una battaglia civile e politica contro l’emendamento al Ddl Concorrenza n. 5.33 che proroga fino a dicembre 2024 il regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto, e nei confronti dei politici che hanno firmato e sostenuto tale assurda norma, peraltro contestata da molti comuni a partire da quello di Roma”.

Il riferimento dell’associazione è al gruppo di senatori di Fratelli d’Italia che ha proposto, attraverso un emendamento al ddl concorrenza, una proroga fino al 31 dicembre 2024 per i titolari di esercizi commerciali che desiderano utilizzare temporaneamente il suolo pubblico per l’esercizio del commercio tramite l’installazione di strutture amovibili, i “dehors” appunto.

“Un provvedimento del tutto immotivato e ingiustificato, non in linea con gli interessi dei cittadini”, commenta il Codacons.

Dehors, dalla pandemia a tavolino selvaggio

La norma era stata introdotta con la pandemia, nel 2022, per sostenere gli esercizi commerciali. Ed era già stata prorogata al 31 dicembre 2023 col decreto Milleproroghe.

È dei giorni scorsi il via libera della commissione Industria del Senato ad un emendamento al ddl concorrenza che proroga appunto fino a dicembre 2024 il regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto. Ma, spiega il Codacons, “con il miglioramento della situazione e la progressiva ripresa delle attività, l’emergenza COVID-19 non può più essere usata come giustificazione per prolungare l’assenza di autorizzazioni per i dehors sul suolo pubblico, che come noto comportano gravi implicazioni per la vivibilità delle nostre città e la tutela dei diritti dei cittadini. Prolungare ulteriormente le autorizzazioni per i dehors senza necessaria supervisione e regolamentazione rischia di creare problemi di traffico, sicurezza e accessibilità nelle nostre città, senza contare i danni sul fronte del turismo e dell’immagine dell’Italia agli occhi del mondo”.

Non è isolato il Codacons in questa battaglia. A ottobre il Movimento Difesa del Cittadino aveva nettamente bocciato l’idea della proroga al 2024 di “tavolino selvaggio” parlando di “di “una violenza ai danni dei centri storici e delle città e un immenso regalo a bar e ristoranti sulla pelle dei cittadini”.


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