Fiducia dei consumatori, Istat: segno positivo a settembre
A settembre aumenta la fiducia dei consumatori per il secondo mese consecutivo. Per le associazioni dei consumatori è un segnale positivo ma non basta ancora. La strada per la ripresa dopo l’emergenza pandemia è ancora lunga
A settembre sale la fiducia dei consumatori. Migliorano tutte le componenti del clima di fiducia.
L’Istat commenta così il secondo aumento consecutivo: «L’indice di fiducia dei consumatori registra una dinamica positiva per il secondo mese consecutivo. Si evidenzia un’accentuata diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione e uno spiccato miglioramento dei giudizi sull’opportunità di effettuare acquisti di beni durevoli».
Per le associazioni dei consumatori è un segnale positivo ma ancora lontano dal clima di fiducia pre-Covid.
Istat: fiducia dei consumatori in crescita a settembre 2020
A settembre 2020, evidenzia l’Istat, migliorano sia il clima di fiducia dei consumatori (da 101,0 a 103,4) sia quello delle imprese (l’indice composito sale da 81,4 a 91,1).
«Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono stimate in aumento. Il clima economico e il clima futuro registrano l’incremento più marcato passando, rispettivamente, da 90,5 a 94,9 e da 105,6 a 109,5. Anche il clima personale e quello corrente evidenziano una dinamica positiva: il clima personale sale da 104,9 a 107,1 e quello corrente cresce da 98,1 a 100,2».
Consumatori: ancora lontani dal clima pre-Covid
Bene ma non basta, è il tenore dei primi commenti di fronte all’aumento della fiducia dei consumatori registrato a settembre.
Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, «è un’ottima notizia che il rialzo di agosto non sia stato effimero, legato al clima vacanziero, e che, al rientro dalle ferie, non si sia interrotto l’andamento positivo del clima di fiducia dei consumatori».
«Certo la ripresa è molto lenta, e siamo ancora troppo distanti dal clima di fiducia pre-Covid – prosegue Dona – Insomma, bene che sia salito a 103,4, ma dobbiamo ricordarci che a febbraio era pari a 110,6, ossia 7,2 punti in più e a gennaio era pari a 111,1, cioè 7,7 punti percentuali in più. Bene che migliorino rispetto ad agosto le attese sulla situazione economica dell’Italia, male, però, che peggiori il giudizio sulla situazione economica della famiglia».
L’aumento della fiducia dei consumatori a settembre, aggiunge il Codacons, è «un dato del tutto fisiologico, dopo mesi di lockdown in cui il paese è rimasto paralizzato».
C’è stato comunque un crollo rispetto a settembre dello scorso anno. «I numeri sulla fiducia di consumatori e imprese diffusi oggi dall’Istat, seppur in crescita, appaiono ancora lontanissimi dai livelli pre-Covid, a dimostrazione di come l’emergenza coronavirus abbia impattato sugli indicatori economici del nostro paese», spiega il Codacons. La strada insomma è ancora in salita.