Incendio ospedale di Tivoli, Federconsumatori: servono investimenti per la sicurezza delle strutture
Federconsumatori interviene in merito all’incendio divampato all’ospedale di Tivoli e chiede investimenti adeguati per la sicurezza e l’ammodernamento delle strutture
“L’incendio che ha avuto luogo nell’ospedale di Tivoli ha dell’inverosimile. Il dolore per la perdita di tre pazienti si mischia alla rabbia per gli elementi che stanno emergendo”: così Federconsumatori, in merito all’incendio divampato nella tarda serata di venerdì all’ospedale San Giovanni Evangelista, che ha provocato la morte di tre persone.
“La Procura di Tivoli – si apprende dall’Ansa – disporrà una maxi consulenza. L’attività punta a chiarire quanto avvenuto e, in particolare, verranno effettuate verifiche sull’impianto antincendio e sui sistemi di sicurezza all’interno del nosocomio”.
Incendio ospedale di Tivoli, Federconsumatori: inefficienze inaccettabili
“Rifiuti accumulati sul retro, che non si capisce se potessero stare lì e perché non fossero stati raccolti. L’inefficienza registrata nel funzionamento dell’impianto antincendio e delle porte tagliafuoco, verificati l’ultima volta nel 2016 secondo quanto si apprende dalle note di stampa. Il mancato intervento di una squadra interna“: questi, spiega Federconsumatori, gli elementi che stanno emergendo.
“Aspetti che andranno chiariti, insieme alle origini dolose o meno dell’incendio, accertando e sanzionando eventuali responsabilità. Inoltre – sottolinea l’associazione – è necessario ripristinare al più presto un servizio di assistenza/emergenza per la zona coperta dall’ospedale di Tivoli.”
“Di certo – prosegue Federconsumatori – vi è che questa vicenda ha riportato alla luce le carenze di questa e molte altre strutture sanitarie pubbliche: spesso vetuste (solo il 18% ha meno di 33 anni), non adeguate alle norme antincendio né a quelle antisismiche (secondo i dati della Fiaso appena 1/3 lo sarebbe), dotate di attrezzature non aggiornate. Di fronte a tutto ciò, rimangono inutilizzati circa il 57% dei fondi stanziati per l’edilizia ospedaliera, a causa di percorsi lenti e farraginosi per il loro ottenimento”.
Si tratta, quindi, di “una situazione complessa, che mette in evidenza molte contraddizioni e inefficienze inaccettabili. Per questo siamo convinti sia necessario e urgente intervenire per mettere in sicurezza le strutture, oltre che per renderle più efficienti, moderne, dotate di macchinari e tecnologie all’avanguardia. Non va certo in questa direzione la progressiva riduzione della spesa sanitaria in rapporto al PIL – sottolinea l’associazione -, che configura un sistema sanitario sempre meno universale e inclusivo, contraddicendo in pieno i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione”.