Istat: cala a settembre la fiducia dei consumatori (Foto Pixabay)

Cala a settembre la fiducia dei consumatori, che raggiunge il valore più basso da giugno dello scorso anno. A settembre 2023, stima oggi l’Istat, c’è una diminuzione del clima di fiducia dei consumatori con l’indice che scende da 106,5 a 105,4. In diminuzione anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che cala da 106,7 a 104,9.

“L’indice di fiducia dei consumatori si riduce per il terzo mese consecutivo raggiungendo il valore più basso dallo scorso giugno – commenta l’Istat – Si evidenzia un deciso peggioramento dei giudizi sulla situazione economica generale, un aumento delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni attinenti la situazione finanziaria della famiglia”.

Nel dettaglio, emergono segnali negativi fra le variabili che riguardano la situazione economica generale: sono in calo gli indicatori relativi al clima economico, al clima corrente e al clima futuro, mentre risulta in aumento il clima personale.

Consumatori: non funziona il paniere contro l’inflazione

Fiducia dei consumatori in discesa, dunque, a settembre.

«Effetto realtà. Un brusco risveglio dopo le vacanze di luglio e agosto. Un ritorno alle quotidiane difficoltà, come quelle di far quadrare i conti e combattere contro il carovita e il caro-carburanti – commenta a stretto giro Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Non per niente crollano sia i giudizi che le attese sulla situazione economica della famiglia, rispettivamente da -35,3 a -41,5 e da -13 a -16,5. Non va meglio, però, per il giudizio sulla situazione economica dell’Italia che precipita da -77,8 a -91,5, mentre reggono per ora le attese, attese però che il Governo Meloni non può più permettersi di disattendere con la propaganda, come la sigla del patto anti-inflazione che firmerà oggi. Servono i fatti e i risultati».

Caro benzina e rincari affossano la fiducia di consumatori e imprese, commenta il Codacons.

“Sull’umore di consumatori e aziende pesa in modo evidente il caro-benzina che nelle ultime settimane ha portato ad una raffica di aumenti sulla rete, e l’inflazione ancora a livelli estremamente elevati in Italia, soprattutto per alimentari e carrello della spesa – afferma il Codacons – A fronte di tali emergenze i provvedimenti annunciati dal Governo, a partire dal bonus benzina e dal paniere salva-spesa, non hanno generato fiducia tra consumatori e imprese, un segnale preoccupante considerato che ad una minore fiducia dei consumatori corrisponde una più bassa propensione alla spesa da parte delle famiglie”.


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