Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha convocato i rappresentati delle Associazioni dei consumatori aderenti al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti per un primo confronto. L’incontro si svolgerà il 3 luglio presso la sede del Ministero. Help Consumatori ha chiesto ai Presidenti delle Associazioni “quali sono i temi che porteranno all’attenzione del Ministro”: una nuova politica economica che metta al centro il cittadino, una nuova legge che rafforzi i diritti dei consumatori, nuove forme di sostentamento.
“Mi limito ad elencare soltanto 3 delle priorità che porteremo nella discussione con il Ministro – ha detto il Presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Intanto la necessità di attuare una rivoluzione nelle scelte di politica economica, lavorando di più su una politica dei consumi e non soltanto su una politica di produzione. Bisogna partire dalle esigenze reali dei consumatori e degli utenti, pensando ad uno sviluppo più sostenibile che guardi a settori importanti come quello del trasporto pubblico e della filiera della green economy, da cui oggi non possiamo più prescindere. Ci sembra che ci sia bisogno di una forte spinta in questa direzione”.
“Il secondo tema riguarda la protezione dei diritti dei consumatori – ha aggiunto Truzzi – noi chiediamo che si rafforzi la legge del 1998 che ormai è vecchia di 15 anni. Rivendichiamo una legislazione di sostegno più incisiva, che tradotta in parole povere vuol dire garantire ai consumatori la possibilità di fidelizzarsi ad un’Associazione dei consumatori attraverso la formula di “un euro in bolletta”. Non si capisce perché i partiti possono godere di questi strumenti di sostegno e le Associazioni dei consumatori no. Il potersi aggregare attraverso la bolletta o il canone Rai è uno strumento importante che fa il paio con quello di garantire per legge il diritto dei consumatori di essere inclusi nella negoziazione sulle tariffe e sui prezzi amministrati, a cominciare da quello della benzina. Da ultimo, porteremo all’attenzione del Ministro Zanonato un altro  problema molto importante: quello dell’educazione a un consumo intelligente. Dobbiamo rilanciare insieme al Governo un’educazione al consumo intelligente, che vuol dire portare avanti campagne di educazione per comportamenti virtuosi anche nel consumo dei beni privati, campagne per abbattere la cultura dello spreco e dell’illegalità”.
“Noi chiederemo al Ministro che i fondi pubblici non siano sprecati – ha risposto Pietro Giordano, Presidente di Adiconsum – Siamo convinti che le Associazioni devono trovare un sostentamento che non può derivare soltanto dalla fiscalità o dalle multe. Inoltre noi forzeremo molto sulla conciliazione paritetica chiedendo che non ci sia soltanto un intervento del pubblico con le multe Antitrust ma che le aziende comincino a pagare la conciliazione paritetica, essendo questo uno strumento che dà loro lustro poiché è una buona pratica“.
“Chiederemo inoltre – ha aggiunto Giordano – che il Ministro si faccia portatore al Governo della proposta di destinare una parte dei soldi dati dall’Agcom ai Corecom nel fondo presso il Ministero dello sviluppo economico per reggere le conciliazioni paritetiche e chiederemo anche che porti nel Governo una nostra proposta che abbiamo già avanzato in sede di Bankitalia e cioè quella di creare un fondo di solidarietà per le fasce più deboli della popolazione. Penso ad esempio ai pensionati al minimo e in genere a chi è al di sotto della soglia di povertà: in questo senso basterebbe un euro a conto corrente (in Italia ci sono in totale 35 milioni di conti correnti) e un euro da parte delle banche per un totale di 70 milioni di euro da destinare alla creazione di un fondo di solidarietà per chi ad esempio non può pagare la bolletta del telefono perchè è in difficoltà. Infine, chiederemo che il Governo finalmente si attrezzi per tagliare le tasse scaglioni Irpef dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Solo così si possono recuperare redditi per i consumi e quindi rilanciare l’economia”.
Che ruolo dovranno avere le Associazioni dei consumatori in questo momento di estrema difficoltà per il Paese?
“E’ necessario che ci sia non solo da parte nostra, la consapevolezza di un ruolo storico – ha detto Truzzi – Non possiamo più pensare che la questione dell’economia possa essere risolta nella dialettica lavoro perché oggi anche la politica dei consumi è importante, ma viene messa un po’ da parte. Va rimessa al centro del dibattito politico una visione incentrata sui consumatori e sull’ecosostenibilità, altrimenti andremo a riprodurre crisi economiche sempre peggiori”.
Il 3 luglio sarà già risolta la questione dell’Iva?
“Io sono convinto che l’Iva verrà rinviata, per ragioni politiche, a settembre-ottobre. Ma il problema non è l’Iva ma sono i redditi delle persone. E poi questo è un paese in cui l’Iva si scarica sui carburanti quindi incide anche sui beni che hanno l’imposizione al 4%. Non a caso il carrello della spesa aumenta sempre del doppio rispetto all’inflazione. Il rinvio dell’aumento a settembre non risolve il problema perché il problema è strutturale. Bisogna far ripartire l’economia”.
di Antonella Giordano


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