Minori stranieri non accompagnati: finalmente una legge per tutelarli
I bambini che arrivano soli in Italia sono prima di tutto bambini: hanno gli stessi diritti di tutti i minori italiani ed europei. La Camera dei Deputati ha approvato ieri in via definitiva la proposta di legge sulla protezione dei minori stranieri non accompagnati, quei bambini e ragazzini che arrivano in Italia senza la famiglia e senza adulti di riferimento. Un testo sollecitato da anni da tutte le associazioni che si occupano di minori, di diritti e di migrazioni.
La legge disciplina gli aspetti fondamentali per la vita dei minori migranti che arrivano soli in Italia, dalle procedure di identificazione e accertamento dell’età all’accoglienza; c’è la promozione dell’affido familiare e la figura del tutore; sono previste più tutele per il diritto alle cure sanitarie e l’accesso all’istruzione. Il primo articolo stabilisce che “i minori stranieri non accompagnati sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell’Unione europea”. Una legge che è stata così accolta dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni su twitter: “Parlamento ha approvato legge per #minori stranieri non accompagnati Una scelta di civiltà per la tutela e l’integrazione dei più deboli”. E per capire di quale fenomeno si tratti, basta ricordare che nel 2016 sono arrivati in Italia via mare da soli, senza genitori o adulti di riferimento, più di 25.800 minori, fra i quali anche bambini con meno di dieci anni, e più del doppio rispetto all’anno precedente. Dall’inizio di quest’anno secondo Save the Children sono arrivati in Italia oltre 3.360 minori, di cui almeno 3.000 non accompagnati.
Quali dunque le principali novità della legge? C’è il divieto assoluto di respingimento dei minori stranieri non accompagnati alla frontiera e il raccordo fra strutture di prima accoglienza e SPRAR, esteso ai minori non accompagnati, con strutture su tutto il territorio nazionale. C’è l’adozione di una procedura di accertamento dell’età, anche per evitare accertamenti medici invasivi, quando inutili, e maggiori garanzie, tra cui la presenza di mediatori culturali, anche durante l’accertamento. Viene prevista l’istituzione di elenchi di tutori volontari su tutto il territorio nazionale e la promozione dell’affido familiare. E ci sono maggiori tutele per il diritto all’istruzione e alla salute, nonché per i diritti del minore durante i procedimenti amministrativi e giudiziari.
Per la prima volta vengono dunque disciplinate per legge le procedure di accertamento dell’età che diventano uniformi su tutto il territorio nazionale. Nelle strutture di prima accoglienza per minori si potrà risiedere non più di 30 giorni. La competenza sul rimpatrio assistito passerà al Tribunale per i minorenni (finora era svolta da un organo amministrativo, la Direzione Generale dell’immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, ogni Tribunale per i minorenni dovrà istituire un elenco di “tutori volontari” disponibili ad assumere la tutela anche dei minori stranieri non accompagnati per assicurare a ogni minore una figura adulta di riferimento adeguatamente formata. La legge promuove poi lo sviluppo dell’affido familiare come strada prioritaria di accoglienza rispetto alle strutture. Sono previste inoltre più tutele per il diritto all’istruzione e alla salute per superare gli ostacoli burocratici: c’è la possibilità di procedere all’iscrizione al servizio sanitario nazionale, anche prima della nomina del tutore, e l’attivazione di specifiche convenzioni per l’apprendistato, nonché la possibilità di acquisire i titoli conclusivi dei corsi di studio, anche quando, al compimento della maggiore età, non si possieda un permesso di soggiorno. Viene sancito per i minori non accompagnati il diritto all’ascolto nei procedimenti amministrativi e giudiziari e il diritto all’assistenza legale attraverso il gratuito patrocinio dello Stato. E c’è una particolare attenzione alle vittime di tratta.
“Dopo oltre tre anni finalmente si è giunti all’approvazione definitiva di una legge tanto attesa, che mira a definire norme chiare per l’accoglienza e la protezione dei minori non accompagnati. Si tratta del primo provvedimento organico in Europa dedicato alla protezione dei minori non accompagnati – dicono in una nota congiunta diverse associazioni fra le quali Amnesty International Sezione Italiana, Caritas italiana, Comitato italiano per l’UNICEF, Emergency , Medici Senza Frontiere e Save the Children – E’ un primo passo importante nella direzione della tutela di migliaia di bambini ed adolescenti che giungono da soli nel nostro territorio. L’auspicio è che questa legge possa essere di esempio anche per altri Paesi europei”. Dice Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children: “Grazie al via libera di oggi (ieri, ndr) della Camera, la legge che garantisce la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è finalmente diventata realtà e l’Italia può dirsi orgogliosa di essere il primo paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migranti o rifugiati”.