Bottiglie di plastica, cannucce, stoviglie, agitatori per bevande, bastoncini di cotone per le orecchie e bastoncini per palloncini in plastica. Tutti questi oggetti nel loro insieme rappresentano il 70% dei rifiuti marini. Per questo, la Commissione europea ha oggi preso formalmente l’impegno a raccogliere e ridurre entro il consumo di plastica monouso all’interno dei confini dell’Unione. Le nuove regole mettono al bando i prodotti di plastica monouso per i quali sono facilmente disponibili soluzioni alternative, mentre si limiterà l’uso di quelli di cui non esistono valide alternative. Con queste nuove norme l‘Europa è la prima a intervenire incisivamente su un fronte che ha implicazioni mondiali.

La plastica è un materiale straordinario, che dobbiamo però usare in modo più responsabile”, ha spiegato Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, “I prodotti di plastica monouso non sono una scelta intelligente né dal punto di vista economico né da quello ambientale, e le proposte presentate oggi aiuteranno le imprese e i consumatori a preferire alternative sostenibili. L’Europa ha qui l’opportunità di anticipare i tempi, creando prodotti che il mondo vorrà procurarsi nei decenni a venire e valorizzando le nostre preziose e limitate risorse. L’obiettivo per la raccolta delle bottiglie di plastica concorrerà anche a generare i volumi necessari a far prosperare il settore del riciclaggio.”

L’iniziativa di oggi traduce l’impegno, annunciato nella strategia europea sulla plastica, di affrontare con un intervento legislativo il dispendioso problema dei rifiuti di plastica e dei relativi danni, iniziativa accolta con favore sia dal Parlamento europeo e dal Consiglio che dai cittadini e dai portatori di interessi. Le misure proposte aiuteranno l’Europa a compiere la transizione verso un’economia circolare, a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite e a onorare gli impegni assunti sul fronte del clima e della politica industriale.

Grazie alla direttiva proposta si trarranno benefici ambientali ed economici, ad esempio si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di EUR entro il 2030; si genereranno risparmi per i consumatori dell’ordine di 6,5 miliardi di euro.

 

Notizia pubblicata il 28/05/2018 ore 17.38


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Scrive per noi

Elena Leoparco
Elena Leoparco
Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.

Parliamone ;-)