Prezzi, i Consumatori: flop trimestre anti-inflazione
I prezzi di beni alimentari e bevande analcoliche risultano in aumento su base congiunturale, rispetto dunque a ottobre, dello 0,4%. I Consumatori denunciano il fallimento del trimestre anti-inflazione
C’è un dato sul quale si soffermano le associazioni dei consumatori davanti ai dati sull’inflazione di novembre diffusi oggi dall’Istat. I prezzi di beni alimentari e bevande analcoliche risultano in aumento su base congiunturale, quindi a novembre rispetto al mese precedente, dello 0,4%. L’inflazione su questa voce è al 5,9% su base annua contro un valore medio dello 0,7%, in flessione rispetto alle stime. Ed è anche per questo che i Consumatori continuano a ribadire il sostanziale flop del trimestre anti-inflazione che era stato varato dal Governo per gli ultimi tre mesi dell’anno, rivendicato come una iniziativa riuscita che ha contributo a contenere i prezzi dei beni di prima necessità, alimentari e non, secondo una recente valutazione del Mimit.
Codacons: flop del paniere salva-spesa
“Il forte calo dell’inflazione a novembre è senza dubbio un buon segnale per l’economia nazionale, ma la frenata non si trasferisce totalmente sulle tasche dei consumatori, a causa dei ritmi di crescita ancora sostenuti per i listini di alimentari e carrello della spesa”, commenta il Codacons davanti ai dati Istat sull’inflazione di novembre.
Per il presidente Carlo Rienzi «altro che prezzi controllati: il trimestre anti-inflazione non ha prodotto effetti tangibili e i consumatori ne pagano il prezzo a pochi giorni dal Natale».
“La forte riduzione dei prezzi dei beni energetici continua a influire sul tasso di inflazione, portandolo ai livelli più bassi degli ultimi due anni, senza contare che il confronto è con un novembre 2022 disastroso sul fronte del caro-prezzi – afferma l’associazione – La frenata dell’inflazione solo in parte si riflette in benefici reali per i consumatori, considerando che alimentari e carrello della spesa crescono ancora a ritmi sostenuti, rispettivamente +5,8% e +5,4% su base annua. Addirittura su base mensile i prezzi degli alimentari salgono a novembre dello 0,4% rispetto ad ottobre, mese in cui è partito il paniere salva-spesa varato dal governo e che, evidentemente, non sta producendo gli effetti sperati sul fronte del contenimento dei listini al dettaglio”.
UNC: confermato flop Trimestre anti-inflazione
«L’Istat conferma il flop del Trimestre anti inflazione – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – Un fiasco colossale. I prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche ossia dei beni più interessati dall’iniziativa del Governo, invece di scendere di prezzo salgono, +0,4% rispetto a ottobre. Alla faccia degli sconti annunciati!».
«Per il resto – prosegue Dona – la discesa su base annua è in gran parte un effetto ottico dovuto alla matematica e al fatto che a novembre del 2022 si era raggiunto il record dell’11,8%, un rialzo da primato che non si aveva dal marzo del 1984. Positivo, comunque, che su base congiunturale l’indice scenda dello 0,5%, anche se non certo per merito del Governo e del Carrello tricolore visto che i cali maggiori si registrano per le divisioni dei Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,8%), dei Trasporti (-1,7%) e delle Comunicazioni (-1,5%)».