Prodotti dimagranti, Antitrust multa due società per vendita piramidale e promozione sui social
L’Antitrust ha multato due società per un totale di 960 mila euro per vendita piramidale e promozione poco chiara sui social media di prodotti dimagranti e per la cura del corpo
Vendita piramidale e promozione di prodotti sui social media attraverso modalità che non chiarivano la natura commerciale dei post pubblicati: queste le due pratiche commerciali scorrette contestate dall’Antitrust alle società Ariix Italy e NewAge, multate in solido per un totale di 960 mila euro.
Il procedimento ha riguardato la commercializzazione e la promozione di prodotti per il dimagrimento e la cura del corpo da parte di Ariix, che li commercializza in Italia attraverso il sito https://ariix.newage.com/, mentre NewAge è il registrant del sito web ed è titolare a livello globale del sistema di vendita NewAge, realizzato in Italia da Ariix. NewAge è attiva a livello globale nella distribuzione di prodotti dimagranti e per la cura del corpo.
Sono due le pratiche commerciali (su tre esaminate: la terza, sulla commercializzazione di due integratori, non ha trovato conferma nel procedimento) che l’Antitrust ha sanzionato. La prima riguarda l’attuazione di un sistema di vendita piramidale. La seconda riguarda la promozione, da parte degli incaricati di vendita, dei prodotti Ariix/NewAge attraverso i social media attraverso modalità che non chiariscono adeguatamente la finalità commerciale dei messaggi pubblicati e il ruolo dell’incaricato.
Le contestazioni dell’Antitrust: vendita piramidale…
«Il sistema di vendita Ariix/NewAge possiede i connotati di un sistema “piramidale”», in contrasto con il Codice del Consumo, spiega l’Antitrust nel procedimento pubblicato sul bollettino del 2 gennaio.
«Ariix, infatti, prospetta l’adesione al proprio sistema di vendita come un sistema per “trasformare la vostra vita fisicamente o dal punto di vista reddituale” e “sbloccare potenziali guadagni mai immaginati”, grazie allo sfruttamento della propria rete social». E «l’avveramento delle prospettive di guadagno dipende dall’ingresso di altri consumatori», argomenta l’Autorità.
… e promozione sui social
La seconda contestazione riguarda la promozione non chiara dei prodotti sui social media da parte dei venditori. Tanto che in alcuni post i venditori si presentano come semplici consumatori e riportano il loro “percorso” personale di dimagrimento. Vero è che l’hashtag dell’azienda è presente fra altri, ma i messaggi suggeriscono l’idea che si tratti di un’esperienza personale, da consumatore. La finalità promozionale dei post non è chiara.
I post su Facebook e su Instagram, spiega l’Antitrust nel provvedimento, «si presentano come la narrazione dell’esperienza personale di consumatori che hanno assunto i prodotti Ariix/NewAge ottenendone benefici. I post declinano nel concreto le indicazioni e i suggerimenti che Ariix fornisce nei suoi documenti ai venditori, che, pertanto, non si qualificano come tali sui social network utilizzati. Infatti, ad indurre i venditori a non manifestare la finalità commerciale del contatto con il consumatore è proprio la strategia di vendita adottata da Ariix, che nelle linee guida incentiva la condivisione di esperienze di consumo non necessariamente autentiche».
«L’utilizzo da parte dei venditori – prosegue l’Antitrust – di registri comunicativi che creano commistione tra l’ambito privato e professionale e dissimulano l’intento promozionale delle informazioni condivise sui social media costituisce una fattispecie di pratica commerciale considerata in ogni caso ingannevole ai sensi dell’articolo 23, lettera aa), del Codice del Consumo».
L’Antitrust precisa ancora che «nei post, l’indicazione a fondo pagina dell’hashtag #ariix – peraltro insieme ad un gran numero di altri hashtag – non è idonea a disvelare il contesto nel quale avviene l’interazione social: un venditore che si rappresenta come consumatore per promuovere l’adesione al sistema Ariix e la vendita dei prodotti Ariix/NewAge». Sono dunque in contrasto con il Codice del Consumo «l’assenza o l’inadeguatezza di indicazioni volte a segnalare l’intento commerciale» delle comunicazioni.
Per le due pratiche l’Antitrust ha deciso di irrogare in solido alle società Ariix Italy S.r.l. e NewAge Inc. rispettivamente una sanzione di 800 mila euro e una di 160 mila euro.