Rientrare a casa per Natale, la denuncia: costi esorbitanti per gli studenti fuorisede
L’Unione degli Universitari e Federconsumatori hanno fatto i conti su una cinquantina di tratte ferroviarie e aeree: rientrare a casa per Natale ha costi ingenti per gli studenti fuorisede
Rientrare a casa per Natale è spesso un salasso per gli studenti fuorisede. Il rincaro delle tariffe dei trasporti durante le feste è tema denunciato da tempo dalle associazioni dei consumatori: rientrare a casa per Natale implica costi che in alcuni casi aumentano a tripla e quadrupla cifra. I biglietti per Sardegna e Sicilia sotto le feste sfondano quota 500 euro andata e ritorno (Assoutenti). Un biglietto aereo per le vacanze di Natale può costare fino al 1.130% in più da Milano a Catania, 12 volte tanto, rispetto alla bassa stagione. Un viaggio aereo A/R per le vacanze natalizie costa in media 288 euro, contro i 72 euro di un viaggio a gennaio: la differenza media di prezzo è del 301% (Altroconsumo).
Sul caro trasporti torna Federconsumatori che insieme all’Unione degli Universitari punta i riflettori proprio sugli studenti fuorisede, che per tornare a casa a Natale devono affrontare costi esorbitanti.
«Secondo i dati raccolti – ha spiegato Camilla Piredda, Coordinatrice dell’Unione degli Universitari – uno studente fuorisede che in questi giorni acquista il biglietto per una tratta di media-lunga percorrenza, spende indicativamente 108€ per tornare alla propria abitazione. Si tratta ovviamente di una cifra molto variabile, che cresce molto per i voli verso la Sicilia o la Sardegna. Ad esempio, è ormai impossibile trovare un volo tra Torino e Palermo a meno di 169€. I voli tra Milano e Palermo hanno addirittura sfondato quota 400€, mentre svariati voli tra Roma e Catania ormai costano 300€ a tratta».
Il caro trasporti pesa sul Natale degli studenti
«Chi ha prenotato con anticipo – afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori – ha potuto usufruire di tariffe più vantaggiose, essendo possibile trovare un biglietto che costa dai 19€ ai 120€. Prenotando per tempo è possibile accedere più facilmente a biglietti in promozione, ma nel periodo natalizio questi finiscono velocemente, anche perché in queste occasioni la disponibilità di mezzi risulta spesso inadeguata al volume della domanda… ecco perché crescono così tanto i prezzi. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato dei rincari annuali notevoli e preoccupanti. Le differenze di costo ammontano, mediamente, sulle tratte considerate, al +33% per viaggiare in bus o aereo durante le festività, +20% per chi sceglie il treno, con picchi importanti di aumento specialmente per le tratte che si dirigono verso il Sud. Abbiamo denunciato questi aumenti anomali all’Antitrust e all’ART, chiedendo di esaminare e sanzionare eventuali abusi che, ogni anno in questo periodo, siamo costretti a denunciare».
Sono importi che costringono talvolta a rinunciare al viaggio. Anche perché la spesa sale con il biglietto di ritorno. «Purtroppo, lo Stato non prevede alcun aiuto specifico se non la borsa di studio, che comunque resta insufficiente per coprire tutte le spese connesse allo studio fuorisede, incluso l’affitto che rappresenta la spesa maggiormente onerosa – conclude Piredda – Garantire il diritto allo studio, significa anche garantire la possibilità agli studenti di tornare a casa».