Safer Internet Day, giovani più consapevoli e disponibili ad aiutare i coetanei in difficoltà

Safer Internet Day, giovani più consapevoli e disponibili ad aiutare i coetanei in difficoltà

Together for a better internet” (Insieme per un Internet migliore) è il tema del Safer Internet Day, che – giunto alla 19ma edizione – invita tutti ad unirsi per rendere Internet un posto migliore e più sicuro per tutti, e in particolare per bambini/e e adolescenti, anche alla luce dei cambiamenti portati dalla pandemia.

L’emergenza sanitaria – spiega UNICEF Italia – ha accelerato il processo di digitalizzazione, ma ha anche accresciuto l’isolamento e l’ansia dei giovanissimi. Per questo motivo, in occasione della Giornata di oggi, ha deciso di diffondere alcuni messaggi relativi all’uso del web e alla tutela del benessere psicologico: evitare il “doomscrolling” (la ricerca di cattive notizie sul web); selezionare fonti di informazione affidabili; fare attenzione alla sicurezza online e alla privacy; scegliere la gentilezza e, infine, non dimenticarsi del mondo reale.

 

 

La giornata, organizzata per conto della Commissione Europea dalla rete Insafe (coordinata da European Schoolnet, una rete di 33 Ministeri europei dell’Istruzione) e INHOPE (l’Associazione Internazionale delle Hotline Internet), coinvolge attualmente milioni di persone in oltre 200 Paesi e territori in tutto il mondo.

In Italia l’appuntamento con il Safer Internet Day prevede, tra le campagne, un programma di iniziative realizzate all’interno del progetto “Generazioni Connesse”, il Safer Internet Centre, Centro italiano per la sicurezza in Rete – promosso dal Ministero dell’Istruzione.

Punto di partenza della Giornata, i dati della ricerca svolta da Generazioni Connesse, che ha messo in luce un calo del tempo trascorso online dai giovani.

Safer Internet Day, i giovani quanto tempo passano online?

Meno tempo speso online e maggiore consapevolezza dei rischi del web. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’annuale ricerca condotta da Generazioni Connesse, in collaborazione con Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma – CIRMPA, in occasione del Safer Internet Day 2022, su un campione di 2.472 studenti e studentesse di scuole secondarie di primo e secondo grado.

Se, infatti, tra il 2019 e il 2020 era più che raddoppiata la percentuale di coloro che raccontavano di essere connessi dalle 5 alle 10 ore al giorno – passando dal 23% al 59% – nell’ultimo anno il dato ha iniziato lentamente a tornare sui livelli pre-pandemia, fino alla più recente rilevazione secondo cui il 42% degli intervistati è stato collegato al web per un tempo medio così lungo.

Meno ore su Internet anche per coloro che si dichiarano “sempre connessi”, che scendono dal 18% rilevato nel 2021 al 12% della prima rilevazione del 2022. Il restante 46% degli adolescenti coinvolti nella ricerca, invece, stima di passare online meno di 4 ore al giorno, contro il 23% complessivo di 12 mesi fa.

Insieme contro il cyberbullismo

Secondo quanto emerso dalla ricerca, aumenta la consapevolezza dei ragazzi e delle ragazze. Sono tanti coloro che dichiarano di sfruttare le conoscenze acquisite sui meccanismi della Rete per aiutare i coetanei in difficoltà (95%) con consigli e suggerimenti per migliorare la loro esperienza nella dimensione digitale.

 

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I più diffusi? Evitare di condividere online dati sensibili, fare attenzione alle persone conosciute in Rete, non diffondere foto e video privati sul web, non condividere informazioni sensibili su altre persone senza il loro consenso, verificare l’attendibilità di chi ci manda link prima di aprirli.

Interventi utili, visto che pur crescendo la consapevolezza sulle potenzialità e sui rischi della Rete, fenomeni come il sexting o il cyberbullismo sono ancora molto diffusi. Solo negli ultimi 2-3 mesi, il 24% degli intervistati racconta di aver scambiato proprie immagini intime, mentre il 7% dichiara di essere stato vittima di atti di cyberbullismo, a cui si aggiunge un 2% di cyberbulli e un 21% di spettatori di tali atti.

Safer Internet Day, giovani preoccupati per la sicurezza online

Cresce anche l’attenzione per i temi della sicurezza online. Secondo la ricerca di Generazioni Connesse, nell’ultimo anno, più della metà degli intervistati (55%) dice di aver ricevuto indicazioni e informazioni utili per difendersi dai pericoli della Rete. Un dato quasi doppio rispetto a dodici mesi fa, quando appena il 29% affermava di confrontarsi su tali argomenti.

Le studentesse e gli studenti che hanno ricevuto a scuola insegnamenti sulla sicurezza online sono passati dal 12% di un anno fa al 31% attuale.

Il 68% delle ragazze e dei ragazzi però non ha mai sentito parlare del GDPR (nuovo regolamento per il trattamento dei dati personali), entrato in vigore nel 2018, e si dichiara preoccupato in merito alla possibilità che i siti web visitati possano condividere le loro informazioni personali con altri. Simili percentuali vengono riportate anche rispetto al tracciamento di cosa fanno online (un po’ preoccupato 52%; molto preoccupato 39%) e a possibili usi non autorizzati dei dati forniti (un po’ preoccupato 65%; molto preoccupato 23%).


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Scrive per noi

Francesca Marras
Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.

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