Il Veneto fa marcia in dietro e rinuncia alla moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini. Sono passati solo tre giorni da quando la Regione aveva comunicato che ci sarebbe stato tempo fino all’anno scolastico 2019-2020 per presentare tutta la documentazione vaccinale per i bimbi da zero a sei anni ed evitare la decadenza dell’iscrizione dagli asili nido e infanzia.

Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale“, ha detto il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dopo la decisione della Regione di sospendere l’esecuzione del decreto (fonte: ansa.it).

Non possiamo permetterci coperture a macchia di leopardo, l’85% su un territorio, il 95% su quello vicino, perché questo ci esporrebbe al rischio di epidemie, mettendo a repentaglio la salute dei singoli e della collettività, diritti che entrambi sono tutelati dalle buone politiche vaccinali”, aveva scritto proprio oggi l’Ordine dei Medici Nazionale, Fnomceo, e di Venezia, in una lettera indirizzata al presidente della regione Veneto Luca Zaia.

Siamo d’accordo”, sottolineano, “sul fatto che l’aspetto organizzativo ha avuto un’accelerazione repentina, che rischia di creare difficoltà. Ma una moratoria di due anni, anche se nata dal lodevole intento di venire incontro alle famiglie, rischia invece di creare un territorio a due velocità, facendo perdere ai nostri cittadini parte di quello che avevano guadagnato in termini di salute e prevenzione”.


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