Smaltimento di mascherine e guanti, il Ministero dell’Ambiente lancia campagna
Il Ministero dell’Ambiente lancia una campagna informativa sul corretto smaltimento di mascherine e guanti. Testimonial Enrico Brignano
Sono dannosi per la natura. All’ambiente non servono. E non serve neanche a noi e al nostro senso di civiltà (lacunoso) camminare su un tappeto di mascherine gettate a terra. Lo smaltimento di mascherine e guanti è anche un problema ambientale, se molti li gettano in strada, in mare o in campagna, li abbandonano dove capita senza pensare all’essenziale: vanno gettati nella raccolta indifferenziata.
Per chi è positivo o in quarantena, per ulteriore precauzione guanti e mascherine vanno inserite in un sacchetto chiuso, senza comprimerlo, e smaltiti nel bidone dell’indifferenziata. Così il Ministero dell’Ambiente ha presentato la campagna per il corretto smaltimento di mascherine e guanti.
Guanti e mascherine ci proteggono ma non disperdiamoli nell’ambiente.
Quando puoi, usa mascherine riutilizzabili e non gettiamole a terra, perché #allambientenonservono#ButtaliBene
Grazie a @EnricoBrignano per la disponibilità.
Per maggiori info:https://t.co/xpU4jmbaDE pic.twitter.com/WEabbHlvru
— Ministero Ambiente (@minambienteIT) June 30, 2020
Testimonial Brignano
I tre messaggi principali sono molto semplici: gettare mascherine e guanti nell’indifferenziato, servirsi il più possibile di quelli riutilizzabili, non buttarli a terra per evitare gravi danni all’ambiente.
La campagna di comunicazione del Ministero si svolge in collaborazione con la Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e la commissione Colao.
E arruola come testimonial l’attore Enrico Brignano che guarda in camera e dice: «Ehi, dico a te. A quello che se ne frega. Tutto questo alla natura costa molto. In fondo basterebbe così poco. Gettiamoli nel bidone dell’indifferenziata. Che ce costa».
#Buttalibene
Oltre allo spot, parte anche la campagna social “Alla natura non serve”, con meme e video dall’hastag #buttalibene. Alle strade, alla natura, ai mari, all’ambiente mascherine e guanti, così utili per la salute umana, non servono: è un messaggio soprattutto per chi abbandona questi rifiuti senza pensare al danno ambientale che sta causando.
«Mascherine e guanti monouso – ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – sono diventati un problema per l’ambiente, in Italia e nel resto del mondo. Da qui è nata la campagna istituzionale del ministero, affidata al carisma di Enrico Brignano, che con il suo potere di persuasione orienterà i comportamenti dei cittadini italiani nell’ottica di prestare attenzione all’ambiente. Anche tramite i social vogliamo raggiungere un pubblico vasto, soprattutto i più giovani. Perché oggi è il momento di agire per difendere la natura e il nostro pianeta dall’inquinamento. Non possiamo stare a guardare».
L’impegno della Guardia Costiera prosegue, oltre alle iniziative plasticfree, anche con il monitoraggio per valutare lo stato del mare post lockdown.
Ambiente: presentata la campagna @Minambiente sullo smaltimento corretto di #mascherine e #guanti. #COVID19 –https://t.co/LC3feDghBP pic.twitter.com/FehV0dOYuK
— Ministero Ambiente (@minambienteIT) June 30, 2020
Tonnellate di mascherine e guanti da smaltire
La mole di rifiuti di cui si parla è considerevole: tonnellate di mascherine e guanti da smaltire. Quanti?
«L’Ispra e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – ha detto il presidente Ispra e Snpa, Stefano Laporta – aderiscono a questa campagna che si appella principalmente al senso civico di ciascuno di noi. I numeri parlano chiaro: in Italia si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio per la fine del 2020 di 100.000 tonnellate di rifiuti; la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno sarà di un valore medio di 200.000 tonnellate. Questi numeri devono necessariamente indurci a comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente».