Cittadinanzattiva Lazio è accanto ai cittadini dell’Eur nella battaglia di giustizia per il pericolo di amianto derivante dalla demolizione del Velodromo. L’Associazione è stata ammessa al processo come parte civile. Venerdì scorso si è svolta la seconda udienza presso il Tribunale penale di Roma che vede imputato il direttore dei lavori della società che nel luglio del 2008 dispose la demolizione del Velodromo dell’Eur.
L’accusa contesta al dirigente di aver omesso di attuare i dovuti controlli per evitare che la nube di polvere, contenente polveri di amianto, si spandesse nell’area abitata circostante, facendo sorgere una situazione di concreto pericolo per la salute e l’incolumità della popolazione residente. E’ noto infatti il pericolo cancerogeno derivante dalla inalazione di polveri di amianto. Il giudice monocratico ha poi ammesso la costituzione di  parte civile di Cittadinanzattiva Lazio accanto ai cittadini dell’Eur.
“Chiediamo sia fatta chiarezza su cosa è successo, sulle responsabilità a tutti i livelli, sia valutato il rischio per i cittadini esposti, sia sancito il principio di precauzione e sicurezza per i cittadini e i lavoratori. Siamo qui per tutelare i cittadini nei loro diritti. Queste cose non devono più’ accadere” ha affermato Roberto Crea, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio. “L’ammissione quale parte civile di Cittadinanzattiva è un ulteriore riconoscimento all’importante attività svolta da questa associazione anche nel campo della tutela dell’ambiente in questi anni” ha aggiunto l’avv. Stefano Maccioni, difensore dell’associazione.


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