Convenzione SSN-medici di base, Confconsumatori: guardia medica resti notturna
È stata firmata pochi giorni fa, dopo sei anni di lavori e consultazioni, la nuova convezione tra medici di medicina generale e Servizio Sanitario Nazionale ma le reazioni alle novità introdotte non si sono fatte attendere troppo. Secondo il nuovo accordo infatti, l’assistenza medica di base sarà garantita h24: 16 ore garantite dall’ambulatorio tradizionale e, per le ore notturne, il servizio 118 a disposizione per le urgenze. Inoltre, l’assistenza pediatrica sarà assicurata per 12 ore al giorno e sarà possibile prenotare le visite specialistiche direttamente negli studi senza doversi rivolgere al CUP. L’idea alla base del cambiamento voluto dalla Commissione Salute delle Regioni è quella di riorganizzare i processi assistenziali e di accesso alle prestazioni coordinando il lavoro dei medici di base con quello degli altri professionisti sanitari.
Ma l’attuazione delle nuove disposizioni non convince né parte dei sindacati medici, né il mondo delle associazioni dei cittadini-consumatori. La Confconsumatori Piemonte, ad esempio, ha dichiarato di aver dato pieno sostegno alla petizione diretta al Ministro della Salute per chiedere che venga respinta l’ipotesi di articolare l’assistenza medica territoriale dalle ore 8 a mezzanotte, lasciando quindi quale unica presenza notturna quella del servizio 118.
La Confconsumatori è, infatti, da sempre convinta che la politica dei tagli non possa e non debba essere presa in considerazione quando si ha a fare con il diritto all’assistenza dei cittadini. “I servizi rivolti alle persone con problemi di salute, andrebbero rafforzati, migliorati, integrati e semplificati e mai e poi mai tagliati! In questo caso, invece, i medici 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i “codici rossi” di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori”.
Secondo l’associazione, questa situazione potrebbe provocare disfunzioni anche molto gravi nell’assistenza medica, con gli operatori stretti tra l’obbligo di intervento immediato in emergenza ed il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti ad interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa.
Laura Ferraioli, responsabile della sede veneziana della Federazione si domanda: “Che senso ha allungare l’attività di assistenza medica sino alla mezzanotte quando si va ad eliminare il servizio della guardia medica nelle ore successive? Le malattie non seguono un tabella oraria. Al contrario, a notte fonda ci si sente sempre più vulnerabili. Ecco perché abbiamo deciso di sostenere questa petizione che potrà essere firmata e sottoscritta sia on line (www.change.org/p/ministro-della-salute-si-alla-guardia-medica-no-all-h16) sia presso le sedi della nostra associazione”.

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