Sul prossimo futuro della spesa sanitaria delle famiglie italiane (e non solo su quella sanitaria) continuano ad aleggiare ipotesi più o meno concrete. L’dea di una franchigia basata sul reddito che dovrebbe sostituire il tradizionale ticket sanitario continua a restare un’ipotesi, come ha sottolineato il Ministro della Salute Renato Balduzzi, intervenendo ad un convegno sul tema organizzato a Roma da Agenas  (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) e Aies.
Secondo il Ministro il sistema attuale del ticket sanitario ha molte ombre e và migliorato dal punto di vista dell’equità, della trasparenza e dell’omogeneità. Certo l’ipotesi franchigia è ancora al livello di proposta e bisogna lavorarci, migliorando il sistema dei pagamenti.
Ma questi annunci non fanno che aumentare la confusione per i cittadini. Un giorno si parla di tagli e piani di rientro e un giorno di sostituire il ticket. “Nessuna riflessione viene fatta, però, sulle condizioni di crescente impoverimento della popolazione, dei bisogni di salute e di appropriatezza di cure e diagnosi, dell’effetto fuga dal sistema pubblico e del rischio sempre più concreto del collasso del sistema universalistico – denuncia Federconsumatori – Le intenzioni del Governo non sono ancora chiare, tanto è vero che il Ministro Balduzzi parla di ipotesi e per quanto riguarda la qualità dell’attività sanitaria parla di “limitati poteri di controllo e vigilanza da parte del Ministero”.
Federconsumatori chiede che i futuri interventi del Governo non vadano a discapito delle famiglie, continuando con la tecnica del “fare cassa”, gravando su chi è già stato colpito pesantemente dalla crisi.
L’associazione esprime preoccupazione anche per la revisione dei criteri di calcolo e degli ambiti di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), il parametro utilizzato per l’accesso agevolato a servizi e prestazioni sociali, dagli asili nido ai servizi per anziani e disabili. “L’allarme riguarda sicuramente le famiglie con persone con disabilità o malattie croniche, ma è molto concreto il rischio che tale revisione danneggi tutte le famiglie – sottolinea Federconsumatori – Chiediamo al Governo di fare al più presto chiarezza su ticket ed ISEE, mettendo da parte ogni provvedimento incentrato su logiche di bilancio piuttosto che sull’esigenza di riportare i diritti del cittadino al centro del sistema delle prestazioni sanitarie e sociali”.


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