Trapianti pediatrici, al Bambino Gesù nuovo primato mondiale
Stimolare la donazione e i trapianti di organi, tessuti e cellule ha un alto valore simbolico, civile e sociale. Ancora di più in ambito pediatrico, perché rappresenta un importante investimento per e sul futuro. IIn questo ambito è significativa l’azione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che vanta la più alta percentuale nazionale di trapianti di rene da vivente (40% contro il 10% circa nel Paese), è l’unico Centro in Europa che ha un’offerta trapiantologica a 360° (organi, tessuti e cellule) e una capacità innovativa che l’ha portato, tra le altre eccellenze di attività, a impiantare – primo al mondo – un cuore artificiale permanente in un ragazzo.
Sempre al Bambino Gesù, il mese scorso, per la prima volta al mondo è stato impiantato il più piccolo cuore artificiale in un bambino di appena 16 mesi. L’apparecchio – mai utilizzato in precedenza – ha avuto bisogno di un apposito permesso per il suo primo impiego da parte della FDA (Food and Drug Administration) e del Ministero della Salute.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è anche impegnato e sta contribuendo in maniera significativa a livello internazionale, anche nella ricerca, per ridurre sensibilmente tutti i rischi clinici di rigetto di un organo trapiantato o di complicanze immunologiche legate al trapianto di cellule.
“Pochi dubbi che il trapianto di organo o cellule rappresenti una vera e propria rivoluzione della moderna medicina che ha largamente modificato la storia naturale di molte patologie pediatriche, congenite o acquisite, regalando prospettive di normale sopravvivenza a bambini altrimenti condannati ad assai breve vita – sostiene Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù – Altrettanto indubitabilmente, trapianti d’organo o di cellule possono essere ottimalmente condotti solo in Istituzioni o Centri in cui, all’elevata qualificazione e competenza, si coniughino programmi specifici in grado di creare una massa critica di attività che si traduce in una capacità di gestire al meglio tutti gli aspetti di trattamenti così sofisticati e complessi. L’investimento scientifico e assistenziale realizzato dal Bambino Gesù si è concretizzato in una qualificata rete e infrastruttura, dove i diversi professionisti della salute si integrano, complementando al meglio le diverse competenze. Non a caso, oltre all’eccellenza di attività di trapianto di cuore, rene, fegato, polmone e intestino, presso l’Ospedale vengono realizzati più di 120 trapianti all’anno di cellule staminali, numero che rappresenta più del 20% dell’intera attività nazionale. E, nel prossimo futuro, la Cell Factory attualmente in via di costruzione permetterà di implementare terapie cellulari o con cellule geneticamente modificate in grado di ridurre al minimo i rischi infettivi (tipici della popolazione dei trapiantati) e di ottimizzare, nel caso di trapianti di cellule, l’attività antitumorale”.

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