
Accademia europea allergologia: allergie alimentari, Dichiarazione pubblica
Introdurre campagne informative a livello nazionale ed europeo per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema delle allergie alimentari, aumentare le risorse a disposizione per la ricerca sulle allergie, intervenire con etichette chiare e semplici, dove siano chiaramente indicati gli allergeni, anche con caratteri di stampa diversi, per prevenirne la consumazione accidentale: sono le principali richieste che l’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI), organizzazione no-profit attiva nel campo delle malattie allergiche e immunologiche, presenta in una Dichiarazione Pubblica Europea. Il documento invita i legislatori e i politici ad affrontare a livello nazionale ed europeo le problematiche delle allergie alimentari.
Sono problemi molto comuni: si stima che in Europa 17 milioni di europei soffrano di allergie alimentari, con percentuali pari al 3,5% della popolazione in Germania, Francia e Italia. In Italia, si tratta di 2 milioni 100 mila persone. Sostiene il presidente dell’Accademia Cezmi Akdis: “Le attuali statistiche europee sono preoccupanti, soprattutto se si considera che negli ultimi dieci anni i ricoveri per anafilassi sono aumentati di sette volte. Lo scopo della Dichiarazione Pubblica è quello di far conoscere le problematiche legate alle allergie alimentari e anafilassi ai legislatori e ai politici europei, nonché i rischi correlati, il loro aumento e prevalenza. Inoltre, si vuole fornire delle linee guida riguardo ai livelli d’azione legislativi necessari per migliorare in maniera sostanziale la qualità della vita dei soggetti affetti da allergie alimentari.”
La Dichiarazione Pubblica fa parte della Campagna contro le Allergie Alimentari e l’Anafilassi 2012-2013 promossa dall’EAACI, che intende aumentare la consapevolezza dell’aumento delle allergie alimentari in Europa e fornire informazioni sul rischi e sulle procedure di emergenza. Nel corso dell’anno, l’Accademia contatterà i funzionari dell’Unione Europea fornendo raccomandazioni e chiedendo loro di adottare misure concrete per migliorare la gestione e il trattamento delle allergie alimentari e dell’anafilassi.
Oltre a campagne informative, programmi educativi e di ricerca, l’EAACI ritiene indispensabile un aumento dei finanziamenti per la ricerca scientifica: si sa ancora poco su cause e possibile cure delle allergie alimentari e alcune aree andrebbero esplorate meglio, come la predisposizione genetica all’allergia o il coinvolgimento del sistema immunitario innato e adattativo nel suo sviluppo.
Altro tema sul quale l’Accademia punta i riflettori è il miglioramento dell’etichettatura dei prodotti alimentari, ancora insufficiente a prevenire una consumazione accidentale di alimenti contenenti allergeni. Attualmente, spiega l’organizzazione, alcuni cibi portano etichette indicanti la “possibile presenza di tracce d’arachidi o latte”: questo tipo di dicitura non è sufficientemente regolamentata a livello dell’Unione Europea, che invece dovrebbe creare linee guida chiare sull’etichettatura dei cibi contenenti allergeni, anche attraverso l’uso di particolari caratteri di stampa.

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