
Autorità Trasporti: i passeggeri prima di tutto
“Occorre porre al centro il passeggero o i beni trasportati e non, com’è stato finora, l’infrastruttura utilizzata o il mezzo tecnico che li trasporta”. E’ così che Andrea Camanzi, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, esordisce alla sua prima Relazione annuale al Parlamento. Istituita il 17 settembre del 2013 e divenuta operativa solo il 15 gennaio scorso, l’Autorità ha già le idee chiare sul lavoro che dovrà svolgere e, parte di esse, sono state illustrate questa mattina dal Presidente.
“Serve una regolazione che incentivi lo sfruttamento delle economie di scala e le integrazioni intermodali e favorisca l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dei mercati” ha detto Camanzi che ha analizzato anche la ‘pesante’ eredità del passato tra cui, un mercato dei trasporti ancora chiuso e poco trasparente, scarsa attrattività per gli investimenti privati, scarsa integrazione e interoperabilità delle diverse piattaforme, bassi ritorni dall’impiego delle risorse pubbliche.
L’Autorità – che si occuperà di trasporto ferroviario, aeroportuale (in tandem con l’Enac) e del trasporto pubblico locale – ha, altresì, le idee chiare anche su un altro punto dibattuto da sempre: la separazione dell’infrastruttura dai servizi: ”Nei settori nei quali, come nel caso del trasporto ferroviario, operano imprese dominanti verticalmente integrate, è essenziale che la gestione della infrastruttura sia separata dalla fornitura dei servizi” ha detto Camanzi. Insomma: la separazione proprietaria di Rfi, la società del gruppo Fs che gestisce le linee, è imprescindibile.
Così come è imprescindibile recuperare il ritardo nello sviluppo delle piattaforme tecnologiche per i servizi. L’esempio – fatto dallo stesso Presidente – è esplicativo: Nella telefonia mobile ad esempio, ormai da quasi quindici anni, operatori e utenti hanno acquisito la portabilità del numero tra gli elementi essenziali del servizio. In origine, la portabilità è stata imposta dalla Autorità di regolazione. Oggi questa soluzione – che agevola gli utenti, stimola la concorrenza tra operatori ed è il frutto della innovazione tecnologica – è considerata irrinunciabile. Perché non applicare soluzioni analoghe o paragonabili, semplici ma fortemente innovative, anche nel settore nei trasporti?
Ad esempio, nel settore ferroviario, per acquistare un biglietto in una stazione occorre fare lo slalom fra le macchinette emettitrici, ciascuna riferibile alle singole imprese ferroviarie e costruita con sistemi proprietari. Se ognuna di esse fosse strutturata come un chiosco aperto, ove acquistare i servizi di una pluralità di imprese di trasporto – da quelle del trasporto regionale e urbano alla lunga percorrenza e all’alta velocità – sarebbe sufficiente un numero inferiore di apparecchi con minori costi di gestione, migliori servizi e minori disagi per i passeggeri.
L’Autorità, in questi primi mesi di attività, in cui ha avviato due indagini conoscitive (sull’accesso alle Infrastrutture e un’altra finalizzata ad approfondire aspetti specifici dei diversi servizi di trasporto passeggeri connotati da obblighi di servizio pubblico e di quelli volti ad assicurare la continuità territoriale) e altrettante consultazioni pubbliche (un Documento avente ad oggetto quesiti regolatori attinenti alla assegnazione dei servizi pubblici in esclusiva nel settore del TPL e sulla determinazione dei diritti aeroportuali) ha dimostrato anche di avere a cuore la tutela dei passeggeri: ha approvato in tempi celeri, infatti, il regolamento sulla tutela dei passeggeri nel trasporto ferroviario e ha pubblicato online il modulo per presentare i reclami, per l’accertamento e l’irrogazione delle sanzioni. Questa attività rientra tra le competenza attribuite all’Autorità dal decreto legislativo (17 aprile 2014, n. 70) che attribuisce all’Autorità dei trasporti il potere sanzionatorio nei confronti delle imprese ferroviarie che violano i diritti dei passeggeri. Questi potranno prima presentare un reclamo e, decorsi 30 giorni, presentare in seconda istanza un reclamo all’Authority che accerterà le violazioni e applicherà le sanzioni, che vanno – a seconda dei casi – da un minimo di 150 euro fino a 20 mila euro.
di Valentina Corvino

Scrive per noi

- Help consumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d'informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull'associazionismo che li tutela
Consumi2023.07.21Come scegliere il miglior sistema di chiusure per le proprie finestre in PVC
Consumi2023.06.15Prezzi dei beni essenziali, Federconsumatori: rincarano il doppio dell’inflazione
Stile sostenibile2019.06.29Coming soon
- Europa2017.10.07TopNews. #OurOcean, Greenpeace: “Stop plastica in mare”