Autorità Energia, multe salate per Eni e Enel: violati obblighi commerciali e informativi
In arrivo sanzioni a due colossi del settore energetico. L’Autorità per l’energia ha avviato un procedimento nei confronti di Eni SpA per violazione degli obblighi informativi in caso di interruzione della fornitura dei clienti gas disalimentabili, con una possibile sanzione fino a circa 920 mila euro (deliberazione 699/2016/S/gas). È stata già spiccata invece la multa di circa 800 mila euro nei confronti di Enel Servizio Elettrico SpA per violazioni in materia di qualità commerciale del servizio di vendita di energia elettrica (deliberazione 700/2016/S/eel).Il procedimento nei confronti di Eni nasce da un reclamo pervenuto allo Sportello per il consumatore di energia dal quale è emerso che la Società, nel corso del 2015, non avesse informato correttamente circa 7.300 clienti morosi dell’imminente intervento di interruzione della fornitura gas, come previsto dalla regolazione, non consentendo loro di scegliere se evitare l’intervento con il pagamento di quanto dovuto o subire l’interruzione con i conseguenti costi di ripristino. Inoltre, a partire da marzo 2016 Eni ha introdotto una lettera standard di preavviso di interruzione non conforme a quanto previsto dalla regolazione, cioè priva dell’informativa sulle modalità di ripristino della fornitura.
Per quanto riguarda Enel Servizio Elettrico, a seguito di diverse ispezioni, sono state accertate (con la delibera sanzionatoria 700/2016/S/eel) numerose infrazioni riguardanti la qualità commerciale del servizio di vendita. Tra queste: l’errata classificazione dei reclami scritti e delle richieste di rettifica di fatturazione dei clienti finali come semplici richieste di informazioni, l’omessa o ritardata erogazione di indennizzi automatici a favore dei clienti finali nei casi di mancato rispetto degli standard previsti dalla regolazione, l’assenza di motivazioni adeguate nelle risposte ai reclami e alle richieste di rettifica di fatturazione. La sanzione arriva a seguito di un lungo procedimento istruttorio avviato nel 2009.
Il Movimento Difesa del Cittadino, parte in causa in rappresentanza degli utenti, ha accolto positivamente la decisione dell’Autorità per l’energia che, pur dopo tutti questi anni, rende giustizia ai tanti utenti ed alle associazioni dei consumatori che per tutto questo tempo si sono visti riscontrare i reclami con risposte pro-forma, spesso reiterate anche in sede di conciliazione, che non risolvevano il problema lasciando gli utenti a rischio riduzione della potenza o peggio al distacco dell’elettricità. “La speranza”, commenta il presidente di MDC, Francesco Luongo, “è che tali comportamenti non si ripetano con la liberalizzazione completa del mercato energetico e nel “mercato di trapasso” della “Tutela simile”.

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