La Banca centrale europea ha pubblicato i dati dell’andamento economico dell’eurozona nel mese di aprile e le previsione future per i 17 Paesi euro. Dati allarmanti su disoccupazione (stime oscillano tra il 9 e l’11%, con livelli particolarmente elevati in Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda) e recessione economica. Soffrono soprattutto le Pmi mentre i consumi restano deboli. Invito ai Governi a fare riforme strutturali e a rafforzare la governance dell’area euro compresa la realizzazione dell’unione bancaria. Spesa per consumi debole in Eurozona anche nei prossimi mesi. La Bce ricorda che nel quarto trimestre del 2012 i consumi privati sono diminuiti dello 0,4% sul periodo precedente, confermando l’andamento negativo per il quinto trimestre consecutivo. Secondo la Bce, questo “riflette con tutta probabilità un calo del commercio al dettaglio e degli acquisti di autovetture, compensato solo in parte da un contributo positivo dei consumi di servizi”. Negativo anche il giudizio per gli investimenti fissi lordi che, secondo la Bce, “è probabile si contraggano ulteriormente nel breve termine per effetto della prolungata debolezza dell’attività economica complessiva”.
Stretta sul credito colpisce soprattutto le Pmi. In diversi Paesi dell’area dell’euro le condizioni del credito per le aziende sono restrittive, in particolare per le piccole e medie imprese”, si legge. “La moderata dinamica dei prestiti riflette in gran parte l’attuale fase del ciclo economico, l’accresciuto rischio di credito e l’aggiustamento in atto nei bilanci dei settori finanziario e non finanziario”.
I governi facciano le riforme indispensabili alla ripresa economica. “E’ fondamentale che i governi dell’area dell’euro intensifichino l’attuazione delle riforme strutturali a livello nazionale e rafforzino la governance dell’area dell’euro, ivi compresa la realizzazione dell’unione bancaria”. Secondo l’Eurotower, i Paesi, “dovrebbero moltiplicare gli sforzi per ridurre i disavanzi pubblici e proseguire le riforme strutturali; in tal modo la sostenibilità dei conti e la crescita economica si rafforzeranno reciprocamente”. La Bce aggiunge che “le strategie di bilancio devono essere integrate da riforme strutturali favorevoli alla crescita che siano ambiziose e di ampio respiro e interessino i mercati dei beni e servizi, compresi i servizi su rete, i mercati del lavoro e la modernizzazione della pubblica amministrazione”. Infine “per promuovere l’occupazione, il processo di formazione dei salari dovrebbe divenire più flessibile e meglio allineato alla produttività”.
Ripresa solo nella seconda parte del 2013 e non sicura. Secondo la Bce, “la debolezza dell’attività economica nell’eurozona si è protratta fino alla parte iniziale del 2013 e per la seconda metà dell’anno si prevede una graduale ripresa, che è soggetta a rischi al ribasso”. “In prospettiva, la crescita delle esportazioni dell’area dell’euro dovrebbe beneficiare del recupero della domanda mondiale, mentre l’orientamento di politica monetaria dovrebbe contribuire a sostenere la domanda interna”. In aggiunta “il miglioramento osservato nei mercati finanziari dopo l’estate scorsa dovrebbe trasmettersi all’economia reale, nonostante le recenti incertezze”.
Disoccupazione record rischia altri aumenti. Resta allarmante il quadro del mercato del lavoro nell’area euro. Secondo la Bce “si prevede che il tasso di disoccupazione strutturale rimanga a livelli elevati o addirittura aumenti ulteriormente nel breve termine”. I dati “segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre”. “Nel quarto trimestre del 2012 l’occupazione è diminuita ancora, mentre il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, raggiungendo livelli senza precedenti”. Per il 2014 le stime della Commissione europea, del Fmi e dellOcse sulla disoccupazione strutturale “oscillano tra il 9 e l’11 per cento, con livelli particolarmente elevati per paesi come Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda”.
La politica monetaria resterà accomodante finché necessario. La Bce fa sapere che “nelle prossime settimane il Consiglio direttivo seguirà con molta attenzione tutte le nuove informazioni sugli andamenti economici e monetari e valuterà l’eventuale impatto sulle prospettive per la stabilità dei prezzi.
Rafforzare la governance dell’area dell’euro compresa l’unione bancaria. È una delle raccomandazioni che si leggono nel bollettino della Bce.
 @AlessioPisano


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